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DALLA NUOVA RUBRICA “RIVERSI” LE POESIE DI DANIELA ATTANASIO

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AG.RF.(MP).07.01.2016

“riverflash” – Cornice emotiva di Daniela Attanasio a cura di Massimo Pedroni.

Ha una trama dalla tinta sospesa, la produzione poetica che cortesemente la poetessa propone alla nostra attenzione. Una sospensione sulla vicenda umana in generale, e di lampi biografici in particolare. Dettata dall’ acuta osservazione, che porta all’attesa dell’inatteso. Il colore della scrittura di Attanasio, vira nello svilupparsi dellle poesie, da un celeste ingrigito dal dolore della condizione umana, allo splendore della speranza nella vita con tonalità cromatiche che  penso non possano definirsi meglio, che  utilizzando gli ultimi versi della Poesia inedita di Daniela Attanasio che ha messo a nostra disposizione. “Come vedi la vita non si arrende, si aggancia al corpo e tira strappa la carne con titaniche beccate per portarci via da lì dove avevamo rischiato di sbattere contro un muro”.

L’arte del possibile

 

Se guarda indietro

                             arriva alla distanza di un passo

fino alla fontana dove sua madre -o forse lei-

andava a pescare i sassi con le mani

non si sposta da lì, non va oltre

 resta a fissare con occhi immobili

un punto di rosso nell’aiuola – 

lingua di sangue in mezzo al verde bruciato

 -se fossi nata più pallida e leggera, pensa,

avrei intrapreso un corso di scrittura creativa

per ricordare in profondo…

 invece se guarda indietro ricorda solo un’apertura

di parole che non sa chiudere –

non le prende in mano come i sassi della fontana –

 resta lì, immobile.                                                               

 Di questo mondo, Nino Aragno editore 2013                                         

  

Sagrestia

 La croce lo tiene sospeso simile a un fiore acquatico

nelle radici della sagrestia

braccia e gambe sono assi lacere di viola, la faccia è quella di un comune

mortale richiamato in vita dal gelo del suo marmo

 il corpo è nudo

neppure lo straccio di una tunica

neppure una camicia bianca a coprire la lebbra del costato,

attorno ai fianchi un chiesastico velo.

 E’ solo un uomo nudo a cui hanno spezzato le gambe e bucato le mani –

 un anonimo del trecento

lo ha rimesso sulla sua croce di devozione.

 Di questo mondo,  Nino Aragno editore, 2013

 

 Dalla macchina guardo il nero dell’asfalto scivolare all’indietro

è il terzo o quarto colore di un corridoio di terra

dove gli alberi frangivento fanno ombra

e gli orti sono brevi preghiere a bordo mare.

La terra è in perenne tramonto, le macchie verdi

sono strumenti a fiato, soffiando ammassano polvere e vento

oltre i campi c’è un blu che raccoglie al meglio

i bagliori del lapislazzulo. Come vedi la vita non si arrende

si aggancia al corpo e tira, strappa la carne con titaniche beccate

per portarci via da lì dove avevamo rischiato

di sbattere contro un muro

inedito

Daniela Attanasio foto

Daniela Attanasio, romana, ha pubblicato cinque libri di poesia: La cura delle cose, Empiria 1993, Sotto il sole, Empiria 1999 (Premio Dario Bellezza, Unione Scrittori Italiani), Del mio e dell’altrui amore, Empiria 2005 (Premio Camaiore), Il ritorno all’isola, Nino Aragno Editore 2010 (Premio Sandro Penna), Di questo mondo, Nino Aragno Editore 2013 (Premio della Giuria Viareggio).

Sue poesie sono pubblicate in numerose antologie e riviste letterarie tra cui: Poesie 1970-2000, Garzanti 2001; Almanacco dello Specchio, Mondadori 2009; Nuovi poeti italiani 6, Einaudi 2012. Dal 2007 cura la rassegna annuale di letture poetiche Teramopoesia. Come critica collabora con quotidiani e riviste letterarie.

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