di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 16.10.2015) (river flash) – Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frederic Bazille, Camille Pissarro, Paul Cezanne, Berthe Morisot, Auguste Rodin: sono questi alcuni gli artisti che fino al 7 febbraio 2016 riempiranno le sale espositive del Complesso del Vittoriano (Ala Brasini) con la mostra “Dal Musée d’Orsay Impressionisti. Têtê à têtê”.
Le oltre sessanta opere tra dipinti e sculture, provenienti dal famoso Musée d’Orsay di Parigi, delineano la società parigina della seconda metà dell’Ottocento riuscendo a dipingerne un ritratto preciso. I mutamenti artistici, culturali e sociali di quel tempo sono tutti presenti nelle opere degli impressionisti e visibili nel percorso espositivo. Salendo le scale del Vittoriano già si percepisce di lasciare la caotica Roma per un paio d’ore per tuffarsi nella capitale francese ottocentesca, un’epoca passata ma viva di cultura.
Prima di “incontrare” le opere una parete cronologica ci regala la possibilità di vedere anno dopo anno lo sviluppo degli impressionisti e, procedendo, vengono raccontati tutti gli artisti presenti in mostra. La frase dello scrittore Émile Zola appare come un apripista alle opere che il visitatore è in procinto di vedere: «le loro opere sono vive perchè le hanno prese nella vita e le hanno dipinte con tutto l’amore che provano per i soggetti moderni».
La mostra è curata da Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay et de l’Orangerie con la curatela scientifica di Xavier Rey, direttore delle collezioni e conservatore del dipartimento di pittura del Musée d’Orsay, di Ophélie Ferlier, conservatore del dipartimento di sculture del Musée d’Orsay. L’esposizione nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio della Camera dei Deputati, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio, di Roma Capitale e dell’Ambasciata di Francia in Italia ed è organizzata da Comunicare Organizzando con il coordinamento generale di Alessandro Nicosia.
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