19 Ago 2013
DAL MEETING CL DI RIMINI, LA PROMESSA DI LETTA: ENTRO OTTOBRE UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE
“riverflash” – Il presidente del Consiglio Enrico Letta, è intervenuto ieri a Rimini in occasione del meeting di Comunione e Liberazione, annunciando che entro ottobre verrà approvata la nuova legge elettorale “per non interrompere il percorso di uscita dalla crisi e gli italiani puniranno chi lo farà”. Sono state queste le prime parole del suo intervento totalmente in linea su quanto affermato da Napolitano e cioè la convinzione che il governo “deve” andare avanti perché una sua eventuale caduta porterebbe solo danni alla nostra nazione. Governo blindato quindi, secondo le parole del premier che ha ricevuto una calorosa accoglienza dalla platea. La riforma della legge elettorale è quindi la priorità di questo esecutivo, il cambiamento più urgente che deve iniziare ad essere discusso già dai primi di settembre, perché non c’è più tempo da perdere. Letta è apparso ieri moderatamente ottimista sulla possibilità che il nostro Paese possa uscire presto dalla crisi: egli infatti ha anche dichiarato che già nel prossimo anno potremo assistere ad una “ripresina” dell’Italia. Insomma, l’uscita dal tunnel sembra essere a portata di mano secondo il capo del governo “nessuno interrompa questo percorso di speranza che abbiamo cominciato”, ha ribadito alla platea, presente al sui intervento ed ha aggiunto anche il suo monito a tutti coloro che “anteporranno i loro interessi a quello comune che è quello dell’uscita dalla crisi”. Ma non sono mancate nemmeno parole incoraggianti per i giovani, “la risorsa del nostro Paese”: “ non li lasceremo soli e faremo in modo affinchè riescano ad ottenere quelle opportunità che i giovani già hanno in altri Paesi d’Europa”. Infine un accenno sulla pesante pressione fiscale che assilla gli italiani: “le tasse dovranno diminuire nel modo giusto” ed anche lanciato una frecciatina alla comunità europea, accusandola di “rigidità politica” e di avere istituzioni che non permettono di decidere e ostacolano il cambiamento: “l’Europa così com’è non va”.