24 Gen 2020
Customizzare la propria moto: i consigli da seguire
Customizzare una moto vuol dire modificare un modello di serie, dal punto di vista tecnico o estetico, per migliorarne le capacità prestazionali o adattarlo al proprio gusto personale. Le modifiche possono essere affidate a figure specializzate (vi sono officine che si occupano solo di questo tipo di lavorazioni) oppure in proprio, facendo attenzione a non alterare o pregiudicare la corretta funzionalità meccanica della moto, con ovvie ripercussioni sulla sicurezza alla guida. Per questo, è bene prendere tutte le precauzioni del caso: di seguito, una serie di consigli utili per customizzare nella maniera corretta la propria due ruote.
Sostituire lo scarico e gli ammortizzatori
Uno degli interventi di customizzazione più frequenti consiste nella sostituzione del terminale di scarico, volgarmente noto come “marmitta“; questo procedimento ha sia un valore estetico, dal momento che gli scarichi speciali presentano rifiniture particolari (cromature o satinature), dimensioni maggiori rispetto ai corrispettivi di serie e, in molti casi, un “sound” più accattivante, che per molti appassionati delle due ruote è un elemento tutt’altro che trascurabile. Quando si sostituisce lo scarico di serie con una versione custom, è bene tener presente che in alcune aree vigono specifici limiti rispetto alle emissioni sonore.
Dopo aver cambiato lo scarico, il secondo intervento che di solito si appronta in fase di customizzazione riguarda ammortizzatori e sospensioni. In tal caso, l’impatto estetico è decisamente minore mentre quello funzionale è più apprezzabile. Anche i modelli prodotti dalle Case più blasonate possono essere equipaggiati con ammortizzatori e sospensioni che non soddisfano a pieno le esigenze del pilota, o non si prestano particolarmente al tipo di percorso effettuato di solito dal mezzo. In tal caso, il mercato offre ampia scelta: è possibile reperire l’accessorio che si preferisce sia presso i negozi fisici (specializzati nella vendita di accessori per auto e moto) sia tramite rivenditori online quali Omniaracing. In genere, la parte che si sostituisce non è la forcella (singola o doppia) ma il solo ammortizzatore, per impostare una taratura ed una corsa più adatte al proprio stile di guida; da non sottovalutare anche l’impatto sulla sicurezza alla guida, soprattutto in termini di tenuta di strada.
Cambiare le ruote e modificare la linea estetica
In aggiunta, se la struttura della moto lo consente, si possono anche montare ruote più grandi con le superfici più scolpite (adatte ai percorsi fuoristrada più impervi). Per chi è in possesso di particolari conoscenze ed abilità tecniche, è anche possibile customizzare la propria moto in altri modi, come ad esempio modificando il manubrio e la seduta. Nel primo caso l’impugnatura può essere allargata, ristretta, alzata o posta più in basso; per quanto riguarda la sella, invece, la customizzazione può prevedere tanto la semplice sostituzione del pezzo (con un articolo più pregiato o meglio rifinito) quanto l’abbassamento della posizione di guida, con relativa modifica del baricentro complessivo della moto.
Altri interventi utili a personalizzare la propria due ruote possono essere meno invasivi, e riguardare solo l’aspetto esteriore del mezzo. In tal senso, la customizzazione può consistere nel cambiare le maniglie dello sterzo, far ridipingere la carenatura (si possono applicare adesivi o decalcomanie con la tecnica del wrapping).
Custom e tuning
Quando si parla di “moto custom” spesso si fa riferimento a modelli profondamente modificati che risultano molto diversi rispetto ad un modello di serie dal punto di vista estetico e strutturale. Quando le modifiche riguardano il motore ed hanno lo scopo di migliorare le prestazioni si parla di “tuning“: nella maggior parte dei casi, questa procedura serve ad implementare un miglioramento di parametri quali la cilindrata, la coppia motrice e la potenza erogata, in modo tale da migliorare l’accelerazione, la velocità massima e persino i consumi.