AG.RF.(redazione).16.08.2018
“riverflash” – Mentre i soccorritori sono a lavoro, continuando a scavare nella speranza di poter salvare altre persone sepolte sotto le macerie del ponte Morandi, il governo annuncia il via alla revoca delle concessioni ad Autostrade senza attendere l’esito dell’inchiesta sulla tragedia. Ieri, si è svolta una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri e in questa occasione, il premier Conte, ha confermato il via libera alla procedura. “Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale, abbiamo l’obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza e disporremo la revoca della concessione ad Autostrade, a cui incombeva l’onere, l’obbligo e il vincolo di curare le manutenzioni di questo viadotto e assicurare agli utenti di poter viaggiare in sicurezza”. Già nella mattinata, i vicepremier Salvini e Di Maio, insieme al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, avevano invocato le dimissioni dei vertici della concessionaria.”I responsabili hanno un nome e un cognome: Autostrade per l’Italia” ha detto Di Maio, “se non sono in grado di gestire le autostrade, le gestirà lo Stato”. Ed ha anche aggiunto: “Dite ai familiari dei morti o dei feriti di aspettare 6 o 7 anni. I vertici di Autostrade dovrebbero prendersi la responsabilità e dimettersi. E’ il momento di tirare fuori colpe e responsabilità” e ancora: “Questo governo non ha preso soldi dai Benetton, ma i Benetton hanno finanziato le campagne elettorali di tutti i partiti del passato, di tutti i partiti del governo del passato” Immediata è stata la replica di Autostrade: la società ha spiegato di star lavorando alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che verrebbe completato “in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree”, aggiungendo di essere “fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi”. Ma su cosa si basa questa fiducia? “Sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali” e la società ha annunciato inoltre che “continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo”. Conte ha quindi annunciato una giornata di lutto nazionale che non coinciderà però, con i funerali di Stato che dovrebbero tenersi sabato mattina, anche se la notizia non è ancora ufficiale e nel frattempo, ha reso nota la delibera dello stato d’emergenza e lo stanziamento di cinque milioni di euro per i primi interventi. “Abbiamo deliberato di accogliere la richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e decretare lo stato di emergenza per 12 mesi in conseguenza degli eventi di ieri mattina, a causa del crollo del viadotto noto come Ponte Morandi e stanziato per primi interventi 5 milioni sul fondo delle emergenze nazionali. “Si tratta di tragedie inaccettabili, che in una società moderna non devono accadere. Questo governo farà di tutto perché non si verifichino più” ha concluso il premier, rivolgendo anche un ringraziamento ai soccorritori, dopo essere stato rassicurato e aver ricevuto garanzie dalla procura, per la rimozione delle macerie”.
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