AG.RF.(redazione).04.07.2022
“riverflash” – Una tragedia che nessuno si aspettava: un’ enorme blocco di ghiaccio si è staccato dalla Marmolada ed è venuto giù, alla velocità di 300 km orari, travolgendo due cordate di alpinisti. Il bilancio è tremendo: attualmente sono 6 i morti, 9 i feriti e ben 16 i dispersi. Si tratta di un bilancio ancora provvisorio “E’ difficile allo stato attuale, dare conto dell’accaduto”, ha commentato Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto alla Protezione civile. Quattro vittime sono state identificate e si tratta di 3 cittadini italiani, il quarto è un cecoslovacco. Il soccorso alpino ha diramato un numero da utilizzare (0461/495272) per segnalare il mancato rientro di amici e familiari), inoltre tra le vittime ci sarebbero anche le guide. Il distacco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta. La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa dunque ad una velocità di 300 chilometri l’ora. E’ quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un’altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell’equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un’altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l’ora. A Canazei è stato allestito un punto operativo e le salme delle vittime sono state portate allo Stadio del Ghiaccio. Attualmente la situazione sulla montagna è ancora a rischio e per evitare nuovi distacchi l’elicottero del Soccorso Alpino di Trento sta provvedendo alla bonifica dell’area con la ‘Daisy Bell’ (un sistema elitrasportato per il distacco programmato delle valanghe) e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto anche gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell’Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino. Diciotto persone sono state fatte evacuare dalla cime di Punta Rocca e sono state fatte rientrare tutte quelle che si trovavano più in basso. Al momento si stanno verificando le auto parcheggiate per cercare di capire se e quanti manchino ancora all’appello. La Marmolada è interdetta al pubblico al momento.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..