AG.RF. 11.10.2014 di Giuseppe Licinio
(riverflash) – L’avvocato Paolo Crescimbeni, che guidò lo schieramento di centro-destra alle elezioni comunali di Terni, nelle quali fu sconfitto da Leopoldo Di Girolamo, è convinto che per salvare le acciaierie di Terni sia necessario toglierle dalle mani dell’attuale proprietario, la ThyssenKrupp.
Attualmente consigliere comunale del Gruppo Misto, Crescimbeni ha scritto in una nota: “L’ora delle chiacchiere e delle prese in giro è ormai terminata. TK ha gettato la maschera e chiuso ogni trattativa seria ed ogni speranza di voler rilanciare il sito ternano, parte fondamentale della siderurgia italiana ed europea. Terni però non si arrende ad una operazione cinica e spregiudicata che avrebbe avuto tante possibilità di soluzione. E con Terni non si arrenda l’Italia.
I lavoratori hanno fatto il proprio dovere, le istituzioni locali poco ed in ritardo, il Governo in modo marginale e con scarso convincimento, l’Europa ha remato contro. A Terni non si può più morire di tumore, di disoccupazione e, tra poco, di fame perché qualcuno fa una operazione finanziaria, qualcuno se ne accorge in ritardo dopo aver sempre plaudito, qualcuno mostra ora di intervenire ma in modo maldestro e del tutto scoordinato; Di Girolamo, Marini, Polli dove eravate quando TK comprava, vendeva, ricomprava e giocava a monopoli con la nostra vita? AST va subito commissariata, i livelli occupazionali congelati, il risanamento ambientale deve avere i fondi europei, la produzione non si deve fermare. Terni e Taranto pacchetto unico, il pezzo forte della siderurgia italiana ed europea sul libero mercato, non quello truccato da ThyssenKrupp”.
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