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COVID, RISTORATORI CONTRO IL GOVERNO: “CI STA UCCIDENDO”

AG.RF.(redazione).15.12.2020

“riverflash” – I ristoratori sono tutti in piazza, non ci stanno ai provvedimenti del governo che sta decidendo in queste ore se l’Italia diventerà zona rossa o arancione e continuano a ripetere che “la ristorazione è sicura” e contro l’ipotesi di nuove chiusure totali durante le feste di Natale si preparano a lunghe mobilitazioni. La prima ieri pomeriggio al Pantheon. Ristoratori e titolari di pubblici esercizi si sono dati appuntamento sotto la bandiera di Confesercenti e della sua Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici). “È un massacro del Governo Conte che sta uccidendo una eccellenza italiana. Non siamo noi gli untori”, ha dichiarato Claudio Pica, presidente Fiepet, Il riferimento è alle immagini delle resse arrivate nello scorso weekend dalle vie dello shopping. “Hanno fatto riaprire i megastore, ma chi controlla? Non si tratta di una categoria contro l’altra ha aggiunto – ma vogliamo risposte dal Governo. Conte ha detto che ci incontrerà, noi lo speriamo”. Ma quali sono le richieste al Governo? La lista delle richieste è lunga e va dalla risoluzione del problema degli affitti alla Cosap, che chiedono di “non pagare per tutto il 2021, non bastano i primi tre mesi, come si dice”. E poi il credito, perchè “il ‘bazooka’ promesso non è mai arrivato, e allora chiediamo nuovi finanziamenti rimborsabili in 10-15 anni. La pandemia durerà forse anche un altro anno – dice ancora Pica – è impensabile che il Governo Conte continui a vessarci, non ce la facciamo più. Anche i dipendenti stanno prendendo il 52% dello stipendio, stanno con 750 euro al mese e senza tredicesima e quattordicesima. Le loro famiglie passeranno un brutto Natale. Il Governo Conte sta uccidendo noi e tutte le nostre famiglie”. Tra le richieste, anche una moratoria per tutto il 2021 dei mutui e dei finanziamenti e una fiscalità di vantaggio. “Vogliamo la riapertura delle attività perchè nei ristoranti vengono rispettate tutte le norme anti-Covid. Non è giusto che la somministrazione venga chiusa – ribadisce Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio – anche perchè dopo le 18 la città è morta, ne risentono tutti. Adesso dobbiamo riaprire in sicurezza”.

Fonte: Roma Today

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