16 Set 2013
COSTA CONCORDIA: AL VIA LA ROTAZIONE PER RIPORTARE IL RELITTO IN VERTICALE
“riverflash” – Inizierà questa mattina alle 6.00 la difficile operazione relativa alla rotazione della nava Concordia della Costa Crociere, dopo il naufragio avvenuto due anni fa, in cui sono morte 32 persone. Si tratta di un operazione difficilissima e molto delicata, il relitto dovrà essere ruotato di 65 gradi per essere riportato in verticale. Il via libera è stato dato dopo un vertice tra Protezione civile, osservatorio ambientale e il consorzio Titan Micoperi, che sta gestendo le fasi della rimozione. Se tutto andrà come ci si aspetta, ci vorranno dieci, forse dodici ore di lavoro. Nel frattempo la Protezione Civile ha spiegato che “le previsioni meteo-marine sull’isola del Isola del Giglio elaborate dal Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile hanno confermato la possibilità di effettuare le operazioni nella giornata di lunedì”. I parametri relativi alle condizioni metereologi che e al vento sembrerebbero quindi favorevoli e inducono ad un cauto ottimismo per la riuscita positiva dell’operazione. La nave è lunga 300 metri e pesa 114 mila tonnellate. Per la costruzione di tutte le strutture previste per il parbuckling sono state utilizzate oltre 30 mila tonnellate di acciaio, equivalenti a 4 volte il peso della Tour Eiffel. Sono inoltre state allestite sei piattaforme sorrette da 21 pali conficcati nella roccia ad una profondità media di 9 metri. Il fondale artificiale è composto da più di 1.180 sacchi di malta cementizia. E a lavorare saranno più di 500 persone, (nessuna sul relitto perché sarebbe troppo pericoloso), di 26 nazionalità. Molto importanti saranno le prime ore, quelle in cui il relitto verrà distaccato dagli scogli e quindi per parlare di operazione conclusa con successo, occorrerà aspettare il pomeriggio. C’è anche un piano B, qualora la prima operazione non dovesse riuscire, ma per il momento, per scaramanzia, il capo della protezione civile, nonché commissario delegato per la concordia, Franco Gabrielli, non intende parlarne; ciò che invece ha voluto affermare è che, quando la nave verrà finalmente appoggiata sul fondale artificiale a 30 metri di profondità, solo allora, si potrà procedere alla ricerca dei due corpi dispersi (Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello), affinché le famiglie possano riavere i loro cari”.