AG.RF.(redazione).29.04.2020
“riverflash” – La variante indiana preoccupa ma il vaccino Pfizer sembra essere efficace contro la variante indiana, che ha fatto registrare 2 casi in Veneto. “Stiamo effettuando test sulla variante indiana, che ha mutazioni che abbiamo già testato e contro le quali il nostro vaccino funziona: quindi, sono fiducioso”. A parlare è Nugur Sahin, fondatore della Biontech, che in qualche modo tranquillizza le persone preoccupate per l’apparente contagiosità. Anche direttrice medica di Pfizer Italia, Valentina Marino, ha voluto commentare cli effetti del vaccino Pfizer: “Stiamo ancora studiando la durata dell’immunità, abbiamo dati per 6 mesi, tuttavia ci aspettiamo che sia ancora più lunga: “sulle varianti la copertura è assicurata per quella inglese e sudafricana, ma nessun dato ancora sulla variante indiana, è simile alle altre mutazioni, e questo ci fa ben sperare”, aggiunge Sahin. “Si può raggiungere l’immunità di gregge, ha aggiunto Marino – si pensi a Israele, dove si è tornati a una vita normale. Pfizer si sta impegnando riducendo i tempi di produzione di ogni fiala: si è passati da 110 giorni a 60”. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, Marino ha affermato che “pochi casi su milioni, rientrano in una casistica normale, tutti i farmaci possono avere effetti collaterali seri”. L’unica cosa che si sa attualmente della variante indiana è che i sintomi che possono allarmare sono principalmente: tosse, raffreddore, mal di testa e mal di gola, febbre, dolori muscolari, diarrea, stanchezza e spossatezza, ovvero i primi segnali della presenza del coronavirus nelle persone, sono di solito più forti. E di conseguenza anche i tempi di guarigione sono più lunghi.
Categoria: Sanità | Tag: 6 mesi, copertura, immunità di gregge, marino, raffreddore, RF, riverflash, sahin, sintomi, tempi di guarigione, tosse, vaccino pfizer, variante indiana
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