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CONFEDERATION CUP: PER BATTERE IL GIAPPONE, DOPO UNA GIRANDOLA DI RETI, SERVE IL PRIMO GOL AZZURRO DI GIOVINCO

(riverflash) – L’Italia incassa tre gol dal Giappone di Zaccheroni, ma poi vince con il primo gol in azzurro di Giovinco e conquista la semifinale della Confederation Cup. Nell’ultima partita del Gruppo “A” contro il Brasile sarà tuttavia importante vincere per evitare di trovarsi di fronte l’Invincibile Spagna. Prandelli sbaglia clamorosamente la formazione iniziale schierando Aquilani trequartista esterno di destra. Una sorte di Robben azzurro. Il romano della Fiorentina, però, è un centrocampista dai piedi buoni che non ha lo spunto dell’attaccante. Quello spunto non ce l’ha nemmeno Marchisio. Semmai ce l’aveva Simone Pepe, indisponibile da diversi mesi. Il Giappone, schierato con Maeda al posto di Kiyotake come unica variante alla squadra che ha perso con il Brasile, parte con un pressing asfissiante. Al 20′ De Sciglio ha ingenuamente sbagliato un retropassaggio costringendo Buffon all’uscita disperata in maniera scomposta su Okazaki lanciato a rete. L’arbitro argentino Abal fischia un rigore che Honda ha trasformato. L’Italia ha accusato il colpo e il Giappone ne ha immediatamente approfittato per raddoppiare con una pregevole girata volante di Kagawa, esterno del Manchester United. Prandelli cambia alla mezz’ora: fuori Aquilani e dentro Giovinco. L’Italia accorcia le distanze con De Rossi, che ruba il tempo agli asiatici e insacca di testa un corner battuto sulla destra da Pirlo.  Gli azzurri potrebbero pareggiare prima del riposo, ma la girata di Giaccherini, dall’interno dell’area, colpisce il palo. Al 50’ pareggio su autogol di Uchida che devia nella porta nipponica un cross di Giaccherini, quindi al 52’ vantaggio azzurro con la complicità dell’arbitro Abal che fischia rigore su un inesistente fallo di mano di Hasebe. Dal dischetto realizza Balotelli. A questo punto l’Italia, rassicuratasi, è tornata a dormire e il Giappone si è arrabbiato. Ha attaccato in forze, ha chiuso gli azzurri nella propria area e, al 69′, ha meritatamente pareggiato con un perfetto colpo di testa in anticipo sul primo palo di Okazaki su punizione dalla destra di Endo. Costretti a vincere, gli uomini di Zaccheroni hanno insistito ma la fortuna non li ha accompagnati: per due volte Okazaki e poi Kagawa, a porta vuota, hanno colpito i legni a Buffon battuto. L’Italia ha ringraziato e all’86’ li ha puniti: De Rossi ha lanciato in area sulla destra il subentrato Marchisio che ha messo Giovinco in mezzo in condizione di segnare a porta vuota il decisivo 4-3.

 

AG.RF  20.06.2013

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