AG.RF.(Claudio Peretti).11.01.2015
“riverflash” – Il nostro così detto mondo occidentale, con la sua così detta civiltà, si accinge a combattere il più brutto dei suoi incubi: il terrorismo islamico. Pieni come siamo della nostra “modernità”, della nostra “democrazia”, della nostra “libertà”, dei nostri “notiziari” non ci rendiamo conto che stiamo facendo proprio il gioco dei terroristi. Loro sfruttano al massimo i nostri mezzi moderni: la televisione, la radio, internet, i giornali. Tutti quanti in questi giorni abbiamo riempito le prime pagine coi fatti di Parigi. La nostra società dell’informazione, affamata di notizie, ha riempito ogni notiziario coi fatti di Parigi.
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88.000 poliziotti hanno dato la caccia ai due terroristi e, guarda un po’ che bravi: li hanno presi.
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Ogni aspirante al terrorismo islamico ha visto tutto e, se prima non ci pensava neppure, avrà voglia di emularli.
Ma non ci rendiamo conto che è proprio questo che i terroristi vogliono? Loro vogliono morire da eroi e, guarda caso, ce l’hanno fatta. Già, 88.000 contro due o tre soli, vorrei ben vedere che non li pigliassero….
A parte il senso di ribrezzo e di condanna che questi atti di terrorismo generano in ognuno di noi, ma ci sono anche tanti matti, svitati, dalla mente fragile che sono stati in questi giorni bombardati da queste notizie, vuoi che ad altri 10, 50, magari 100 islamico-europei non vengano in mente idee simili? Ma certo che gli verranno: la pubblicità commerciale si basa proprio su questo aspetto della nostra psiche, per cui siamo influenzati da quello che vediamo e sentiamo. Possibile che ai grandi capi della Francia e, perché no, anche ai nostri dell’Italia, non venga in mente una cosa semplice come questa?
Se fossero stati furbi avrebbero dovuto applicare il silenzio stampa e fare le stesse cosi in silenzio, in sordina, con un profilo estremamente basso, per non rintuzzare i fuochi sotto la cenere dei nostri aspiranti terroristi islamico-europei. Purtroppo la nostra società, che vive di notizie, non riesce a fare gli interessi dei cittadini, pur di guadagnare, gli inviati dei giornali e delle televisioni vengono mandati sui luoghi del crimine, a spiegarci per filo e per segno chi sono gli assassini, cosa hanno fatto, come hanno vissuto prima, che amici avevano, che scuola hanno fatto, chi sono i loro parenti e così via.
Poi ci sono i talk show, in cui si sente di tutto da tutti, ognuno dà il suo parere, chi condanna, chi giustifica, chi cerca le cause… E il tam-tam della notizia continua a spargersi nell’etere ma, purtroppo, anche nelle menti dei fanatici senza scopo, senza lavoro e senza carattere. Ecco: la nostra società alimenta il terrorismo con queste indiscriminate campagne di stampa, coi notiziari e con i talk show. Non c’è nulla da fare, siccome i giornali e le televisioni non si possono oscurare, visto che campano di notizie, fino a che non ci faremo un po’ più furbi, questi matti continueranno a prosperare ed a fare vittime!
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