25 Mar 2013
COLPO DI STATO IN CENTRAFRICA: I RIBELLI PRENDONO IL POTERE. IN FUGA IL PRESIDENTE BOZIZE
BANGUI (RIVER FLASH)- Almeno nove soldati sudafricani inviati a Bangui sono morti durante gli scontri contro i ribelli del gruppo Seleka, che da ieri controllano la capitale della Repubblica Centrafricana, dopo aver espugnato il palazzo presidenziale e messo in fuga il presidente Francois Bozize. Lo ha riferito un portavoce dell’esercito, precisando che almeno nove soldati inviati da Pretoria sono morti durante un conflitto a fuoco scoppiato ad un check point nella periferia della capitale. Il Sudafrica ha inviato nel mese di gennaio circa duecento soldati in sostegno delle male addestrate truppe governative, da dicembre sotto attacco dei gruppi di ribelli armati del gruppo Seleka. Da ieri Bangui e’ nelle mani dei ribelli, che con un offensiva lampo hanno conquistato la capitale della Repubblica Centraficana, costringendo il presidente Francois Bozize a fuggire dal paese.
Il principale leader della coalizione ribelle, Michel Djotodia, al quale era stato concesso il ministero della Difesa, si sarebbe autoproclamato presidente della Repubblica.
Il governo di Bangui era già stato seriamente minacciato nel dicembre scorso, quando quattro ex gruppi ribelli ripresero le armi formando la coalizione Séléka. Un negoziato di pace aveva portato alla firma di accordi di pace a Libreville l’11 gennaio scorso e alla costituzione di un governo di unità nazionale nel quale cinque leader ribelli avevano ottenuto incarichi ministeriali.
L’accordo era però rimasto fragile e sin dall’inizio alcuni ribelli avevano rifiutato di deporre le armi, mantenendo focolai di tensione sul territorio. Nei giorni scorsi l’intera coalizione aveva lanciato un ultimatum a Bozizé, accusandolo di non aver rispettato i termini dell’accordo e ponendo nuove condizioni.
Non si conosce il bilancio dei combattimenti che hanno accompagnato ieri la presa della capitale. Sicura è invece l’emergenza umanitaria in cui si trovano 1,5 milioni di persone colpite direttamente o indirettamente dalla crisi in atto da dicembre. Si contano almeno 175.000 sfollati interni e 29.000 rifugiati in Ciad e nella Repubblica Democratica del Congo.
La maggior parte della popolazione della Repubblica Centrafricana vive in condizioni di estrema povertà, in particolare nel nord del paese. Gli eventi delle ultime ore chiudono le porte alle speranze di sviluppo e di crescita in tempi ragionevoli.
FT AG RF 25.3.2013