AG.RF 28.04.2014
(riverflash) – Un convegno di 2 giorni a Roma, promosso dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma (ICRCPAL), da cui prende le mosse dal recente intervento di conservazione diagnostica e di restauro dell’antico e prezioso Codice Purpureo di Rossano. Si terranno lunedì 28 e martedì 29 aprile 2014 presso l’ Accademia Nazionale dei Lincei a Palazzo Corsini, in via della Lungara.
Il Codex Purpureus Rossanensis, così denominato dal nome dell’antica diocesi di rito greco presso la quale è tuttora conservato, Rossano, è il più rilevante dei tre codici purpurei illustrati conservati in Europa. Esemplare pressoché unico di una ricercata e costosissima generazione di manoscritti biblici, attestata tra il V e il VI secolo, il manoscritto di Rossano documenta una fase cruciale nella storia della cultura grafica e della civiltà artistica tardo antica. L’insieme delle sue tredici miniature con le storie della Passione costituisce forse il più antico ciclo narrativo della Vita di Cristo conservato su pergamena e offre un prezioso riflesso dell’arte pittorica di questo periodo, pochissimo documentata nella fase di passaggio tra la fine dell’età classica e il Medioevo.
Fu ritrovato nel 1879 all’interno della sacrestia della Cattedrale di Maria Santissima Achiropita di Rossano da Adolf von Harnack e pubblicato subito dopo da Oscar von Gebhardt. È un evangelario in lingua greca del 550, composto di 188 fogli di pergamena (31×26 cm) contenenti il Vangelo secondo Matteo e il Vangelo secondo Marco (quest’ultimo con la lacuna 16,14-20), oltre ad una lettera di Eusebio a Carpiano sulla concordanza dei vangeli.
L’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario è stato chiamato a prendersi cura dell’aspetto conservativo e diagnostico del Codice Purpureo di Rossano. Attraverso il coordinamento di un Comitato di ricerca appositamente costituito presso l’Istituto, è stata condotta un’indagine interdisciplinare complessiva del codice dal punto di vista storico, artistico, codicologico, paleografico, biologico, chimico, fisico e tecnologico, al fine di chiarire gli aspetti conoscitivi ancora irrisolti insieme alla redazione di linee-guida per la migliore conservazione dell’antico manufatto dal punto di vista ambientale.
Il convegno “Codex Purpureus Rossanensis: storia, diagnostica e conservazione” presenta gli esiti di questo affascinante percorso di ricerca che ha permesso di individuare alcune rilevanti novità rispetto alla storia conosciuta del codice. Tutto ciò anche nell’auspicio di riconoscimento del Codice di Rossano come patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco.
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