AG.RF.(redaziome).13.12.2022
“riverflash” – Il crollo delle temperature sottozero fa impennare i costi energetici nelle case e nelle serre dove si preparano le piante ed i fiori per il Natale. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento allo sbalzo termico che pesa sulle bollette di famiglie ed imprese e rischia di provocare danni agli ortaggi invernali coltivati all’aperto. Si è verificato infatti un brusco cambiamento del clima in un 2022 che si era classificato fino ad ora come l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di oltre un grado (+1,06 gradi) più elevata della media storica, sulla base dell’analisi della Coldiretti dei dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno.
Un aumento delle bollette di fronte al quale ben il 55% degli italiani dichiara di ridurre il ricorso a termosifoni o stufe elettriche, per tenere sotto controllo la spesa per il riscaldamento secondo l’indagine Coldiretti/Censis. L’allarme per la guerra energetica legata al conflitto in Ucraina con l’arrivo della stagione fredda dopo mesi di clima temperato hanno fatto breccia nelle abitudini delle famiglie. La metà degli italiani (50%) ha infatti deciso di ridurre o rinunciare all’uso del forno elettrico mentre il 35% ha tagliato l’utilizzo dei fornelli a gas per contenere i consumi energetici e pagare meno in bolletta.
Una situazione di difficoltà che – sottolinea la Coldiretti – coinvolge anche le imprese più sensibili ai costi energetici come quelle del settore florovivaistico in serra che devono affrontare rincari astronomici per il riscaldamento.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze del mix micidiale determinato dalla guerra e dai cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma che – sottolinea la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Una anomalia che quest’anno si è manifestata con il moltiplicarsi di eventi estremi che – conclude la Coldiretti – tra grave siccità e violente precipitazioni ha fatto salire a oltre 6 miliardi il conto delle perdite subite dalle campagne nel 2022.
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