8 Mag 2013
CLEVELAND: LE RAGAZZE RITROVATE ERANO COSTRETTE A GRAVIDANZE E SEVIZIE
CLEVELAND (RIVER FLASH)– Si fa sempre più fitto il giallo delle tre donne ritrovate a Cleveland, in Ohio, a 10 anni dalla scomparsa, grazie a un vicino-eroe della casa in cui erano imprigionate. Erano svanite da adolescenti, oggi Michelle Knight, Amanda Berry, Gina de Jesus rivelano particolari inquietanti di questo decennio da recluse.
L’autista di scuolabus, Ariel Castro, 52 anni, le teneva prigioniere incatenate nel seminterrato con la complicità di due fratelli Pedro e Onil (rispettivamente di 50 e 54 anni, arrestati anche loro). E aveva fatto sì che nessuno dei vicini si accorgesse di loro. La luce era sempre spenta, nella casa degli orrori. E Michelle, Amanda e Gina erano tenute in stanze separate. Amanda 6 anni fa ha partorito pure una bambina. Che ora è stata dimessa con lei e le altre dall’ospedale in cui erano state portate al momento della liberazione. Una fonte di polizia racconta che gli aguzzini picchiavano chi era incinta. Per interrompere le gravidanze. «L’incubo è finito. Queste tre ragazze ci hanno fornito la definizione più pura di sopravvivenza e perseveranza», ha detto Steve Anthony, agente speciale del Fbi. «Le famiglie di queste tre giovani non hanno mai abbandonato la speranza e nemmeno le forze dell’ordine. Come potete immaginare, le parole non possono descrivere l’emozione che proviamo noi tutti. Anche le forze dell’ordine piangono».