12 Feb 2013
Chiesa: decalogo dei media per screditare o svalutare un’istituzione e i suoi rappresentanti
In un articolo da poco ripubblicato su “Il Post”, elenca una serie di modalità per parlare della Chiesa e del Papa. Ovvero, un decalogo per screditare o svalutare un’istituzione e i suoi rappresentanti.
L’articolo è costruito su uno precedente del Catholic Herald.Il link originale non è più rintracciabile, ma resta un documento interessante per capire quanto sia facile modificare un messaggio.
L’elenco viene definito “sarcastico e divertente”, e certo lo è. Ma quante volte abbiamo assistito inermi (o inconsapevoli) di fronte a queste manipolazioni mediatiche?
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29 settembre 2011
Come raccontare la Chiesa
Se possibile usate foto del Papa di schiena, consiglia sarcasticamente tra le altre cose una testata cattolica
Il quotidiano cattolico britannico Catholic Herald ha messo in fila alcune delle tendenze più comuni della stampa – della stampa di sinistra, o comunque critica con la religione – nel raccontare le cose che riguardano la Chiesa, e in particolare le iniziative del Papa. Ne è uscito un elenco sarcastico e divertente di consigli al contrario per un ipotetico giovane cronista al suo primo incarico nella copertura di un evento cattolico, un raduno o una visita papale. Una lista di dieci cliché che i media tendono a usare in questi casi.
1. Per qualsiasi evento a cui partecipa il Papa, gonfia sempre il numero di chi protesta.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid di quest’anno i manifestanti che partecipavano alle contestazioni erano soltanto lo 0,04 percento dei giovani venuti per vedere il Papa, eppure questo non ha impedito alla BBC di concentrarsi quasi esclusivamente su di loro.
2. Qualsiasi voce sui possibili disaccordi da parte di politici su una visita del Papa deve essere raccontata come un fatto, come se fosse già accaduto.
E non correggere la storia se poi viene fuori che solo una piccola parte dei rappresentanti del governo non ha partecipato all’evento.
3. Usa spesso le parole “divisa” e “divisione”.
Ricorda, le opinioni del Papa sono sempre pericolose e allarmanti. Ci sono un sacco di altri aggettivi poi che puoi usare in modo suggestivo. Il tuo professore di giornalismo ti avrà insegnato a essere cauto con gli aggettivi, ma sicuramente non stava parlando delle cronache religiose. Prendi spunto da questo attacco della Reuters.
4. Prendi in giro e svaluta la posizione della Chiesa sulle questioni morali definendola “la politica della Chiesa”.
Ricordati di dire che la Chiesa ha delle “politiche” su questo o su quello, come nel caso di un qualsiasi governo, e quindi queste politiche potrebbero essere cambiate da un momento all’altro.
5. Assicurati di far notare come la morale cattolica contrasti con la morale dei nostri tempi.
Che si tratti di contraccezione, cambiamento climatico o immigrazione.
6. Non affidarti solo alle tensioni percepite ma cerca di fomentare lo scontento cercando su Google quante più storie negative riesci a trovare sulla Chiesa.
7. Se non hai tempo per approfondire il senso di alcuni dei passaggi più significativi del Papa, di’ semplicemente che il discorso «ha virato verso il tono accademico».
Nessuno potrà darti la colpa e in più darai l’impressione che il Papa è un oratore noioso.
8. Raccogliere dichiarazioni è molto difficile.
La regola comunque è non raccogliere mai dichiarazioni dai fedeli, ma solo da chi protesta.
9. Se possibile, usa foto con il Papa di schiena.
Sono fantastiche perché implicano che è isolato e impopolare. Non lasciarti convincere dalle testimonianze che lo descrivono come una persona energica e circondata da migliaia di sostenitori.
10. Infine, più importante di tutti, usa liberamente Adolf Hitler.
Nessuna cronaca di Benedetto XVI o della Chiesa Cattolica è completa se manca un collegamento ai nazisti, specialmente il fatto che il Papa fosse stato un membro della Gioventù hitleriana. Non perdere tempo a leggere le sue dichiarazioni in proposito o a chiedere a qualcuno che conosca bene la storia di quel periodo. Potresti scoprire che Ratzinger era un giovane che malvolentieri entrò a far parte di quel gruppo in un periodo in cui tutti i giovani erano costretti a far parte di qualche organizzazione statale. Ricordati soltanto che ne faceva parte. Se riesci a nominare Hitler e i nazisti nello stesso paragrafo, ottieni un bonus.
Fonte: Il Post