Chi trae vantaggio dal chiacchericcio sul Pontificato di Bergoglio?

di Luigi Noera – Gli Apostoli Matteo e Luca riportano nei loro Vangeli la questione posta  loro da Gesù che non si possono servire due padroni. O Dio o mammana. Questa ultima definizione ci riporta all’aramaico amen- così sia. In questi giorni c’è un gran parlare per il nuovo scandalo in Vaticano con relative incriminazioni per prelati e laici che hanno rotto il patto fiduciario. La questione posta così  è fuorviante, infatti i giornalisti Nuzzi & C. che vorrebbero essere paladini della trasparenza sugli affari vaticani in realtà avevano un piano ben prestabilito da tempo, ossia screditare oggi Papa Francesco, al secolo Bergoglio, ed ieri Papa Benedetto XVI, al secolo Ratzinger. Solamente non hanno tenuto conto della Fede che ambedue posseggono. Sia Francesco che Benedetto hanno scelto Dio da tempo, mentre c’è chi ha scelto mammana. Come al solito i media dicono e non dicono. La documentazione,  trafugata qualche tempo fa che Nuzzi & C. portano a testimonianza nel loro ultimo libro, risale a qualche tempo fa quando Papa Francesco, da poco eletto al soglio pontificio e coadiuvato dal Papa Emerito Benedetto XVI, decise di iniziare il ripulisti della Curia.   Mi è rimasta scolpita la prima frase pronunciata da Bergoglio quella sera piovigginosa, in una Piazza S. Pietro gremita, quando fu eletto: pregate per il Papa. E’ questo quello che in questo momento  la Chiesa ferita da traditori (pedofili o trafugatori che siano) può fare: riunirsi intorno a Francesco e pregare per lui. Ma sappiamo pure come è certa stampa. Quanta confusione negli articoli. Eppure reporter d’altri tempi esistono ancora. Qualche anno fa scoprii un grande reporter polacco purtroppo scomparso. Mi riferisco a R. Kapucinsky di cui fortunatamente sono rimasti e pubblicati numerosi reportage. Il primo che lessi parlava di Erodoto primo reporter che ci è arrivato con i suoi scritti. Si intitolava A spasso con Erodoto. Sarebbe consigliabile che gli apprendisti reporter di internet lo leggessero. Ma torniamo al tema di questo editoriale che umilmente vi propongo. Chi ne trae vantaggio da tutto questo chiacchericcio sulla Chiesa? Ovviamente la Chiesa no! Almeno apparentemente. Come ha chiarito oggi all’Angelus Papa Francesco che ha rinnovvato la richiesta fatta in quella sera piovigginosa all’inizio del suo pontificato. Quindi senza giudizi temerari preghiamo per Papa Francesco e il suo operato. Ma a questo punto mi sembra opportuno riportare il testo evangelico:

Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Buona Domenica. L. Noera (C) 2015