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CERCO LAVORO…..

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AG.RF.(Claudio Peretti).12.04.2014

“riverflash” – E’ la frase più ricorrente oggi fra i nostri giovani e meno giovani, ma che significa? Cerco un posto di lavoro e quindi cerco una retribuzione, si, ma per fare cosa? Ci dimentichiamo che quasi tutto quello che comperiamo oggi proviene dalla Cina, dove il lavoro costa trenta volte di meno che da noi. Non solo costa meno il lavoro, ma non ci sono i sindacati, non c’è l’INPS, non ci sono leggi antinquinamento, leggi sulla protezione della salute dei lavoratori, non c’è il TFR ecc. ecc. Con la globalizzazione ormai non c’è scampo, non possiamo tornare all’autarchia (o potremmo ma non lo vogliamo fare…) per cui non possiamo chiudere le frontiere, che rimangono aperte ai prodotti dei paesi dove non ci sono tutte le nostre leggi e magari non c’è neppure la democrazia.

E allora che senso ha continuare a lamentarsi che siamo tutti precari, che non abbiamo più il posto fisso, che non si trova lavoro. E poi, chi ce lo dovrebbe dare un lavoro? Forse che per legge si può costringere qualcuno a creare posti di lavoro? Ormai non conviene più fare gli imprenditori in Italia, sono rimasti i vecchi, quelli che non sanno le lingue e che tirano avanti come possono, circondati dai prodotti stranieri e rosicchiati dalle tasse.

I giovani, quelli che possono, scappano all’estero, per cui qui in Italia il lavoro sarà sempre meno. Tempo fa ho sentito un’intervista per radio ad un certo Bortotto, che proclamava l’autonomia del popolo veneto, come dargli torto? Il cronista (certo pagato dal potere costituito, politico ed economico) cercava di ridicolizzarlo, ma lui si dibatteva benissimo, così bene che, invece di vederlo come un folle, alla fine, a mio parere, aveva perfettamente ragione.

Comunque il lavoro, così come lo abbiamo concepito nel secolo scorso, non ci sarà più: le così dette lotte sindacali hanno prodotto l’effetto opposto, hanno sì protetto i lavoratori dipendenti per un po’ di tempo, ma hanno fatto sì che i lavoratori dipendenti siano sempre meno e, alla fine, scompariranno. Il popolo delle così dette partite IVA sta aumentando e continuerà ad aumentare, si tornerà, in pratica, ai mestieri, così come è sempre stato nella storia dell’umanità. Chi sa fare bene un mestiere sarà pagato, chi non sa fare nulla, o farà il soldato, o il poliziotto o il politico….

Nella storia dell’umanità il lavoro dipendente, il posto non precario, è resistito meno di un secolo e, su tremila anni di storia scritta o di 10 milioni di anni da che l’uomo è sulla terra, cento anni sono pochini…

La nostra scuola ci ha insegnato per troppo tempo solo a fare i lavoratori dipendenti: operai, impiegati, dirigenti, non ci ha insegnato ad inventarcelo un lavoro, uccidendo la creatività. Ora dobbiamo tornare ad essere creativi, come siamo sempre stati noi italiani, per cui forse è meglio tornare all’apprendistato, ai mestieri, alle arti, all’agricoltura, senza sperare che qualche anno di scuola ed un pezzo di carta che dichiara che abbiamo un diploma o una laurea ci possa garantire il così detto posto di lavoro….. (lavoro per fare cosa?)

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