AG.RF.(redazione).21.01.2020
“riverflash” – In merito all’ipotesi di accusa di sequestro di persona per il caso Gregoretti, La Giunta delle immunità del Senato, dice sì al processo a Matteo Salvini e ha respinto la proposta del presidente Gasparri di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Contro la proposta hanno votato i 5 senatori della Lega, a favore i 4 di FI e Alberto Balboni di FdI. In caso di pareggio, il regolamento del Senato fa prevalere i “no”. Ora sarà l’aula a doversi esprimere con il voto definitivo che è previsto per la metà di febbraio. E secondo quanto riportato dallo stesso Salvini, i senatori della Lega, voteranno per l’autorizzazione a procedere anche nell’aula del Senato. “I miei legali hanno sconsigliato il processo, ma io voglio fare di testa mia” ha dichiarato “e sono pronto ad andare in prigione”. “La maggioranza non solo vuole processare Salvini, ma pretende anche di decidere come e quando – ha dichiarato Erika Stefani a nome dei componenti leghisti della giunta per le immunità di Palazzo Madama -. Se la maggioranza pensa davvero che Salvini sia un sequestratore, l’ex ministro andrebbe fermato subito. La melina di Pd, 5S e Iv dimostra che è solo una vergognosa sceneggiata per colpire il leader della Lega. La vera sentenza sarà emessa dagli elettori di Calabria ed Emilia-Romagna, e per smascherare l’ipocrisia della maggioranza voteremo sì al processo”. Anche Nicola Zingaretti ha voluto dire la sua in merito alla vicenda: “Salvini sta usando un tema della giustizia per motivi politici e personali, come sul caso Diciotti e sul Russiagate. Quella della Gregoretti è una vicenda solo giudiziaria, ma lui pretende l’impunità, Salvini è garantista su se stesso e giustizialista con gli avversari”. Sul caso Gregoretti “Salvini è passato dal sovranismo al vittimismo, ma è solo tattica – ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio, ex alleato di Salvini: il nostro obiettivo come parlamento deve essere di lavorare per i cittadini, la magistratura si occuperà della questione Gregoretti. Ognuno si prenda le sue responsabilità”. Infine Giuseppe Conte che ha spiegato: “ ho già chiarito il mio conivolgimento, non mi posso sostituire alle decisioni di Salvini, della Giunta o dell’Aula. In questo caso il ministro aveva fatto approvare un dl sicurezza bis che rinforzava le sue competenze, ha rivendicato a sè la scelta di se o quando far sbarcare le persone a bordo della Gregoretti. Circa il mio ruolo sull’indirizzo generale io ci sono”. Ora dunque, non resta che aspettare la metà di febbraio per vedere come andrà a finire la vicenda.
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