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CASALEGGIO (M5S): UN SISTEMA DOVE TUTTI HANNO GLI STESSI DIRITTI CIVILI E PARTECIPANO AL BENE COMUNE

AG.RF 19.07.2013 (S.C.)

(riverflash) – Gianroberto Casaleggio, il co-fondatore del MoVimento 5 Stelle, ha concesso una lunga intervista, che uscirà in edicola il prossimo 31 luglio sulla rivista «Wired Italia». Un leader che guarda al futuro riesumando la contestazione globale che in Italia venne inquinata dal comunismo negli anni ’70. Una rivoluzione pacifica per cambiare un modo di governare che oggi fa acqua non solo a livello economico, ma anche a livello morale.

Casaleggio difficilmente esce dal cono d’ombra nel quale trova la tranquillità per leggere il momento che stiamo vivendo ma ha accettato di ricevere nel suo ufficio lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling che lo ha intervistato.

In attesa di leggere il testo completo su «Wired Italia», proponiamo alcuni stralci dell’intervista.

A proposito del calo patito dal M5S alle elezioni amministrative di maggio, Casaleggio ha affermato: “Era tutto previsto, abbiamo voluto perdere. Avremmo potuto prendere più voti aumentando il numero di liste, potevano essere il quadruplo, tante erano le richieste arrivate. Ma abbiamo preferito affrontare le elezioni solamente con le liste radicate sul territorio da almeno un paio di anni; quelle che si erano proposte non lo erano”.

Casaleggio ha quindi dichiarato che si attendeva un successo maggiore dalle elezioni politiche che hanno portato il MoVimento 5 Stelle in Parlamento: “Una settimana prima del voto, nei nostri uffici lanciammo una scommessa sui risultati del movimento e fui l’unico a dire che saremmo stati il primo partito. Se non è accaduto è stato perché viviamo in un paese come l’Italia in cui i media, in particolare la tv, e i partiti coincidono. Senza la televisione, che influenza il voto come nessun altro mezzo, avremmo preso il 40%”.

Alla domanda sui prossimi obiettivi Casaleggio, che ha incontrato Napolino insieme a Grillo, ha risposto: “Andare al governo è l’unica cosa che conta. Ci andremo da soli anche grazie alla disgregazione che stanno vivendo per motivi diversi le altre forze politiche”.

Il co-fondatore del MoVimento 5 Stelle ritiene di arrivare almeno al 51% dei voti.

Casaleggio spiega quindi cosa intende per democrazia: “Un sistema in cui tutti hanno gli stessi diritti civili e in cui ognuno partecipa al bene comune e lo fa perché è giusto. Se fosse così oggi l’Italia sarebbe un paese migliore”.

Bruce Sterling, che 20 anni fa firmò la prima copertina di «Wired US», ha passato l’intera giornata con Gianroberto Casaleggio e ne parla esternando grande stima: “È l’unico a dire le cose belle che la maggior parte degli elettori di norma vorrebbe sentire. Io vengo dal Texas e non mi sognerei di offrire agli italiani alcun consiglio politico. Tuttavia mi è molto chiaro quello che Casaleggio sta facendo in Italia. Vuole liberarsi dell’intermediazione dei partiti e dei media convenzionali, collegarsi direttamente agli elettori, spingerli a candidarsi e votarsi da soli, usando le piattaforme digitali di Casaleggio. Nessun altro al mondo è riuscito a fare con tanta efficacia e su scala così vasta quello che lui ha fatto in Italia. Ma non c’è nulla di nascosto, di misterioso o di magico in tutto questo. Il suo attivismo digitale probabilmente è la cosa meno misteriosa della politica italiana”.

 

casaleggio wiredGianroberto_Casaleggio

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