19 Set 2013
CARABINIERE POCO GENTILUOMO, ANZI LADRO E GIOCATORE COMPULSIVO
AG.RF 18.09.2013
(riverflash) – Lo sciacallaggio è un reato vile, perché commesso ai danni di chi è in difficoltà. Ancora più grave se a commetterlo è un membro delle Forze dell’Ordine che indossa una divisa che merita rispetto e che gli consente di muoversi liberamente dove altri non possono. Per esempio nei luoghi dove succedono incidenti stradali. È successo a Chiudono, quando è stata uccisa la dottoressa Eleonora Cantamessa che stava prestando soccorsi a un ferito grave steso sull’asfalto. Un carabiniere in servizio alla tenenza di Seriate (Bergamo), domenica 8 settembre, con due morti a terra, feriti e investitori in fuga, ha pensato di prelevare dall’auto di uno di essi una borsa e poi utilizzare un bancomat rubato per giocare in due sale slot di Dalmine (Bergamo). Tra cadaveri, feriti e delinquenti in fuga, ha pensato a far sparire la borsa abbandonata sull’Audi A2 di Joana Maria Busucic, barista romena che a sua volta aveva accostato per dare una mano nei soccorsi, e di appropriarsi del bancomat che avrebbe poi usato per giocare alle videolottery in due sale slot di Dalmine. I suoi colleghi lo hanno riconosciuto dalle immagini delle due sale slot. E’ stato denunciato per furto e indebito utilizzo di carte di credito. L’Arma dei Carabinieri non ha fornito le generalità dello sciacallo in divisa e questo non ci piace, così come non ci piace che la Polizia di Stato non abbia permesso d’identificare il poliziotto che ha ucciso barbaramente un cane a Roma, zona San Basilio. La Chiesa sta dando l’esempio nella rottura del muro di omertà, denunciando banchieri ecclesiastici indagati, richiamando un nunzio apostolico accusato di pedofilia e sospendendo un vescovo perché accusato di avere abusato della propria posizione in modo da ottenere prestazioni omosessuali. Quando avverrà che Polizia e Carabinieri renderanno pubblici nomi e volti delle loro mele marce?