1 Gen 2014
CAPODANNO E LE SUE TRADIZIONI
AG.RF.(MP).01.01.2014.(ore 9.35)
“riverflash” – Anno nuovo vita nuova: è questa la frase tradizionale che segna il passaggio da un anno all’altro, quella inaugurale che porta speranza nell’animo di tutti per un futuro che dovrà essere migliore dell’anno precedente. E quali sono allora le tradizioni beneauguranti con cui si apre un nuovo anno? Innanzitutto una simpatica reminiscenza arriva dall’antico popolo dei Celti che usavano regalare per il 31 dicembre, il vischio quercino, un amuleto dagli straordinari poteri , rimasto anche nella tradizione italiana un importante tramite propiziatorio, che va appeso sopra lo stipite della porta, sotto cui baciare la persona che si ama, per far sì che il rapporto possa durare in eterno; altri ancora specialmente in Emilia Romagna, sono soliti appendere il vischio sulla porta di casa per proteggerla da fulmini e incendi. E poi c’è nota tradizione delle lenticchie che vengono mangiate per propiziarsi denaro e benessere perché la lenticchia, già in epoca romana, simboleggiava l’abbondanza e il denaro: ecco perché si pensa oggi che ogni lenticchia mangiata, rappresenti una moneta in più guadagnata. Ma anche l’uva e la frutta secca “portano bene” secondo la tradizione che sancisce: “chi mangia l’uva per Capodanno conta i quattrini tutto l’anno”. E’c’è persino uno modo per scacciare gli spiriti maligni, fin dal primo giorno dell’anno; in che modo? Occorre aprire la finestre di una stanza buia poco prima della mezzanotte e subito dopo aprirne un’altra con una luce accesa, per accogliere gli spiriti del bene. Infine, il primo giorno dell’anno non uscite mai a mani vuote ma con qualche soldo e non negate mai un “prestito” a qualcuno…. I soldi prestati, torneranno indietro più che raddoppiati.