AG.RF.(redazione).27.12.2021
“riverflash” – Il capodanno è alle porte ma la diffusione di contagi da covid-19 e le conseguenti restrizioni decise dal governo, non permetteranno di festeggiare il passaggio dal vecchio al nuovo anno, come si vorrebbe: le discoteche saranno chiuse, i concerti e le feste in piazza sono stati cancellate e sarà quindi di nuovo un fine anno “limitato”. D’altronde ci avevano già pensato i sindaci a disdire gli eventi in programma per la notte di San Silvestro, una stretta che ripropone la questione degli indennizzi alle attività economiche più penalizzate da due anni di pandemia. A tale proposito il presidente della Silb, il sindacato dei locali da ballo, dell’Emilia-Romagna, che chiede “rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese” perché tante “sono sull’orlo del fallimento” e chiede “un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese”. Per motivi diversi il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso perplessità sulla chiusura di discoteche: temendo il proliferare di feste private incontrollabile, come già avvenuto quest’estate. I sindaci di alcune regioni si sono già organizzati con ulteriori restrizioni. A Bologna, per evitare i festeggiamenti spontanei e assembramenti, il sindaco Matteo Lepore ha interdetto l’accesso dalla sera del 31 alla mattina del primo gennaio a Piazza Maggiore. A Bari, Antonio Decaro ha vietato tutti i fuochi d’artificio. A Sassari, ai cenoni organizzati da pubblici esercizi, attività di ristorazione, circoli ricreativi, non sono ammessi i balli e la musica si spegnerà all’una di notte. Dalle città ai piccoli centri. A Palau, in Gallura, come si legge sul sito del Comune, fino al 10 gennaio è vietato organizzare o partecipare a feste private, pranzi o cene all’aperto o al chiuso, “oltre i componenti del nucleo familiare e dei parenti in possesso di certificazione verde”.
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