AG.RF.(redazione)10.02,2017
“riverflash” – La lotta all’evasione ha portato cifre record nelle casse dello Stato dove sono entrati 19 mld di euro, un incremento del 28% sul 2015. E’ stata l’Agenzi delle Entrate a darne notizia: 10,5 miliardi derivano da attività di controllo (dei quali 4,1 dalla voluntary), in salita del 36% sul 2015. Inoltre, 8 mld sono frutto di attività di liquidazione e 500 mln provengono da versamenti spontanei da compliance. Entrando maggiormente nel dettaglio delle cifre sui 19 miliardi complessivi, ben 13,7 dipendono da versamenti diretti cioè da pagamenti che non hanno richiesto l’attivazione di procedure coattive. Cresce anche la riscossione coattiva di circa 400 mln. Ma chi maggiormente è stato oggetto dei controlli? Nel 2016 il 40,3% dei controlli ha interessato i grandi contribuenti, il 15,3% delle imprese di medie dimensioni e l’1,4% delle imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi. E quanti soldi ha incassato lo Stato? Sono stati circa 2,1 miliardi di euro, con un extragettito, rispetto agli anni precedenti, di circa 500 milioni, nonostante l’importo del canone sia sceso da 113,50 a 100 euro annui. Un risultato che ha ridotto la stima di evasione del canone dal 30% al 4%. Ma non è tutto: l’Agenzia delle Entrate ha effettuato 2 milioni e 740mila rimborsi erogati alle famiglie e alle imprese, per un importo totale pari a oltre 14 miliardi di euro, praticamente azzerando gli arretrati. Nel 2016, l’Agenzia ha inviato 533 comunicazioni, recuperando in questo modo, circa 500 milioni di euro. Quasi 223mila cittadini hanno potuto “correggere gli errori” con sanzioni ridotte, cosa che negli anni passati sarebbe costato loro molto, molto di più. Nello specifico dell’IVA, dei circa 60mila contribuenti che hanno ricevuto una comunicazione per dichiarazione incompleta o omessa, il 72%, oltre 43mila, ha corretto la propria posizione.
no entrati 19 mld di euro, un incremento del 28% sul 2015. E’ stata l’Agenzi delle Entrate a darne notizia: 10,5 miliardi derivano da attività di controllo (dei quali 4,1 dalla voluntary), in salita del 36% sul 2015. Inoltre, 8 mld sono frutto di attività di liquidazione e 500 mln provengono da versamenti spontanei da compliance. Entrando maggiormente nel dettaglio delle cifre sui 19 miliardi complessivi, ben 13,7 dipendono da versamenti diretti cioè da pagamenti che non hanno richiesto l’attivazione di procedure coattive. Cresce anche la riscossione coattiva di circa 400 mln. Ma chi maggiormente è stato oggetto dei controlli? Nel 2016 il 40,3% dei controlli ha interessato i grandi contribuenti, il 15,3% delle imprese di medie dimensioni e l’1,4% delle imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi. E quanti soldi ha incassato lo Stato? Sono stati circa 2,1 miliardi di euro, con un extragettito, rispetto agli anni precedenti, di circa 500 milioni, nonostante l’importo del canone sia sceso da 113,50 a 100 euro annui. Un risultato che ha ridotto la stima di evasione del canone dal 30% al 4%. Ma non è tutto: l’Agenzia delle Entrate ha effettuato 2 milioni e 740mila rimborsi erogati alle famiglie e alle imprese, per un importo totale pari a oltre 14 miliardi di euro, praticamente azzerando gli arretrati. Nel 2016, l’Agenzia ha inviato 533 comunicazioni, recuperando in questo modo, circa 500 milioni di euro. Quasi 223mila cittadini hanno potuto “correggere gli errori” con sanzioni ridotte, cosa che negli anni passati sarebbe costato loro molto, molto di più. Nello specifico dell’IVA, dei circa 60mila contribuenti che hanno ricevuto una comunicazione per dichiarazione incompleta o omessa, il 72%, oltre 43mila, ha corretto la propria posizione.
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