di Nicola Marconi (AG.RF 10.06.2015) ore 19:20
(riverflash) – Si è conclusa con una splendida medaglia di bronzo questa seconda giornata di tuffi agli Europei indoor di Rostock: in finale dal trampolino di 1 metro Andrea Chiarabini e Giovanni Tocci, dalla piattaforma Noemi Batki.
Ed è stata proprio la Batki la protagonista di questo pomeriggio: un’ottima gara con 4 tuffi sopra i 65 punti e una splendida scalata dalla quarta alla terza posizione, sempre testa a testa con le altre sue rivali: la russa Yulia Timoshinina, la francese Laura Marino e sopratutto l’ucraina Julia Prokopchuk, oggi vincitrice della medaglia d’oro.
La Prokopchuk é riuscita ad agguantare la vittoria, che fino all’ultimo sembrava in mano alla Marino, grazie ad uno splendido tuffo finale, un doppio e mezzo indietro con un avvitamento da ben 75 punti.
Anche Noemi ha raggiunto il bronzo con l’ultimo tuffo, il doppio e mezzo rovesciato, con cui ha superato la Timoshinina, rimasta ai piedi del podio per appena 1.10 punti; forse un piccolo rimpianto nei confronti dell’argento, mancato per appena 30 centesimi, ma senza dubbio Noemi può essere soddisfatta dell’ennesima medaglia (quinta individuale, sesta contando anche il sincro) in campo europeo.
Per quanto riguarda la gara dal metro maschile, in vasca sono scesi Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini, dopo un’ottima eliminatoria che li aveva visti chiudere al decimo e al sesto posto rispettivamente, senza comunque mai rischiare il posto in finale. In finale le condotte di gara si sono tuttavia invertite: Chiarabini non è stato praticamente mai in gara per le posizioni più alte in classifica, con una serie iniziata bene ma calata progressivamente fino al rovesciato piuttosto negativo, che ha fruttato appena l’undicesimo posto e 327.90 punti. Al contrario Tocci, che in mattinata si era tuffato col freno a mano tirato, ha fatto invece una serie regolarissima e di buona qualità, con punteggi oscillanti tra i 60 punti circa e gli oltre 67. 385.60 il punteggio finale per lui, che gli hanno assicurato il quinto posto: una crescita, la sua, di un posto in termini di posizione rispetto al già buonissimo europeo di Berlino, ma certamente espressa con una misura più veritiera (anche in termini di distanza dal podio, appena 5.50 punti) rispetto al punteggio degli ultimi assoluti, che, se traslato per assurdo in questa gara, avrebbe fruttato addirittura l’argento a due-tre punti dalla medaglia d’oro.
Per quanto riguarda le posizioni sul podio, mai in discussione, né in eliminatoria né in gara, la vittoria del francese Rosset, che ha finito per ammazzare la gara lasciando oltre 35 punti sul secondo in classifica, il russo Novoselov, e più di 40 sull’ucraino Kolodiy, bronzo. Fanno rumore le esclusioni dal podio di Kuznetsov (sesto) ma soprattutto di Kvasha, fuori per meno di un punto e alla prima sconfitta in gara in quasi dieci anni (podio ininterrotto dal 2008 al 2013, con una pausa lo scorso anno in cui non si è presentato).
Domani tocca a Michele Benedetti e Tommaso Rinaldi dal trampolino 3 metri, mentre non ci saranno coppie italiane (come da cattiva tradizione recente, purtroppo…) nel sincro 10m femminile, disciplina particolarmente “snobbata” in Europa.
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