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CAMBIA L’ESAME DI MATURITA’: BASTERA’ LA MEDIA DEL 6 PER ESSERE AMMESSI E DAL 2018, VIA TESINA E TERZA PROVA

maturita-aggiornamento

AG.RF.(MP).18.01.2017

 “riverflash” – Ecco le nuove regole della la Buona scuola per l’ammissione alla maturità. La riforma Renzi/Giannini, attraverso lo schema di decreto legislativo sulla Valutazione all’esame della Camera, ha modificato in maniera consistente, l’esame di Stato delle scuole superiori. Ma a partire dal 2018, quando per essere ammessi alla maturità bisognerà avere partecipato alle 200 ore, per i licei, o 400 ore, per gli istituti tecnici e professionali di alternanza scuola-lavoro. Ma non è tutto: gli studenti dovranno partecipare (con qualsiasi esito) alle prove Invalsi che verranno introdotte all’ultimo anno delle superiori per saggiare le competenze in Italiano, Matematica e Inglese e avranno l’obbligo di aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore personalizzato per l’indirizzo scolastico in questione. L’esame di maturità, dunque, sarà più facile perché la riforma prevede che si potrà essere ammessi con la media del sei, compreso il voto di condotta, e non più con almeno la sufficienza in tutte le discipline. Cambia anche l’attribuzione del credito scolastico, che fino a fino a ammontava a 25 punti per l’ultimo triennio. Dal 2018 la carriera scolastica peserà di più: 40 punti (12 al terzo anno, 13 al quarto e 15 al quinto anno). E, di conseguenza peserà meno l’esame: 20 punti ciascuno per i due scritti – Italiano e prova d’indirizzo – e per il colloquio. Salterà probabilmente anche l’odiosa terza prova, confezionata la mattina stessa dalla commissione esaminatrice e salterà anche la classica organizzazione della prova scritta di Italiano sotto forma di saggio breve/articolo di giornale, analisi del testo, tema storico e di attualità. Questo però, verrà stabilito con un successivo decreto del ministro. E in cosa consisterà la prova d’italiano? Si dovrà produrre un testo di tipo argomentativo riguardante temi di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre la riflessione critica da parte del candidato”. Anche l’attribuzione del bonus di 5 punti sarà diversa perché questi verranno attribuiti, solo a coloro che abbiano ottenuto almeno 30 punti di credito e 50 punti nelle prove d’esame, che saranno a disposizione delle commissioni per integrare il punteggio. Per uniformare inoltre i giudizi delle commissioni a livello nazionale al diploma finale è allegato il Curriculum dello studente con i livelli di apprendimento conseguiti nella prove Invalsi.

 

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