CALCIO ITALIANO NELLA BUFERA: SI DIMETTONO PRANDELLI E ABETE

AG.RF 24.06.2014 (ore 21:05)

(riverflash) – Momento epocale per il calcio italiano, sconvolto da uno tsunami dapo l’eliminazione del Mondiale. Dimissioni del c.t. Cesare Prandelli, seguito a ruota la presidente della Federcalcio Giancarlo Abete.

Il c.t. azzurro si prende la responsabilità del fallimento delle scelte tecniche, tra cui puntare su Balotelli: “Mi assumo tutte le responsabilità del progetto tecnico: ho già parlato con i responsabili della Figc e ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili”.

Prandelli, nel momento dell’amarezza ha rivelato di essersi sentito ferito dalle critiche sul suo ingaggio alla vigilia del Mondiale: “Ci hanno fatto sentire come ladri. Non ho mai rubato i soldi ai contriubuenti, ho sempre pagato le tasse, possono andare a testa alta”.

Scelte tecniche, a nostro avviso, rimaste all’Europeo di due anni fa, perché Prandelli ha dimenticato che Balotelli non ha mantenuto le promesse di allora, che Cassano non è più un giocatore da grande squadra e che i nuovi, come Insigne, non hanno certamente brillato in Serie A con il Napoli.

Calcio italiano in crisi, vivai poveri e affollati da stranieri, con la televisione a imporre i suoi ritmi poco sportivi trovando l’inchino di Federcalcio e Lega di Serie A.

Giancarlo Abete, accanto a Prandelli nella conferenza post Uruguay, riconosce che è arrivato il momento di farsi da parte: “Spero che Prandelli ritiri le dimissioni. Al di là del risultato pensando che sia stato fatto il possibile all’interno dei livelli di competività che il nostro calcio oggi va. Non si può sottovalutare il risutato dell’Europeo. Io andrò al consiglio federale con le mie dimissioni. Voglio favorire riflessioni sul futuro della Fedarazione, l’ho servita per sette Mondiali. Avevo già deciso prima del Mondiale. Le mie dimissioni sono irrevocabili. Il nuovo presidente federale avrà il mio incondizionato appoggio. Vado via con l’amarezza del tifoso, sapendo di essere il legittimo terminale della critica”.