AG.RF.(redazione).20.05.2018
“riverflash” – Come tutti gli addii, anche quello di Gigi Buffon, non è stato privo di commozione: ieri nella partita di addio contro il Verona, (finita 2 a 1 per la Juve), lo Juventus stadium è stato un tripudio di cori e striscioni, per il portiere che ha fatto la storia del calcio, all’ultima partita con la maglia della Juventus. Il capitano bianconero è uscito dagli spogliatoi con i suoi tre figli – il più piccolo, Leopoldo, avuto da Ilaria D’Amico, in braccio e gli altri due, Louis Thomas e David Lee, di Alena Seredova, per mano – mentre tutto lo stadio gli tributava un lungo applauso. “C’è un solo numero 1, c’è un solo numero 1″, si sentiva gridare dalle gradinate, mentre lui salutava commosso i “suoi” tifosi. Prima della partita, Buffon ha salutato tutti e abbracciato tutti i suoi compagni, uno ad uno e appena ha toccato il primo pallone durante la partita, c’è stato un interminabile scroscio di applausi, mentre dalle curve appariva uno striscione con su scritto: “”Solo chi tenta l’assurdo raggiunge l’impossibile”. L’ultima gara di Buffon si è chiusa al minuto 63, con la sostituzione a favore di Pinsoglio, terzo portiere bianconero. Standing ovation, occhi lucidi e Gigi è uscito dal campo, con i tifosi tutti in piedi a tributargli l’ultimo applauso bianconero. Particolarmente anche, è stata la lettera che il “rivale” Totti, gli ha fatto pervenire: “Caro Gigi, ci sono passato. Noi così diversi, siamo uguali, rivali in campo con le maglie di Juve e Roma, compagni in Nazionale, amici per sempre”.
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