AG.RF.(redazione).23.03.2016
“riverflash” – L’arresto di Salah Abdeslam, ha scatenato l’ira dei terroristi che, secondo fonti dell’intelligence di Baghdad, avevano pianificato gli attentati, due mesi fà a Raqqa. Ecco perché Bruxelles è finita nel mirino, perché, sempre secondo l’intelligence, la capitale belga, inizialmente non era tra gli obiettivi prefissati. Si profila sempre di più quindi, l’ipotesi che sia stato proprio il recentissimo arresto di Salah (l’attacco è avvenuto appena 48 ore dopo) a provocare la reazione degli attentatori, in considerazione del fatto che Salah è ritenuto “il leader” dei terroristi. “Meno male che è finita, non ne potevo più”, avrebbe affermato dopo l’arresto a Molenbeek, avvenuto venerdì sera e questa tesi sarebbe confermata anche dal suo avvocato. Ora però, si sta cercando di capire se il terrorista, rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Bruxelles, è veramente intenzionato a parlare. L’inchiesta è appena agli inizi e ci vorrà tempo per capire come evolverà la situazione anche perché debbono ancora essere trovate e individuate altre persone. E c’è anche massima prudenza per quanto riguarda l’eventuale estradizione del terrorista in Francia, il quale ha già annunciato che parlerà solo se non verrà estradato: la scadenza temporale per questa decisione, è stata fissata in 3 mesi. Nel frattempo la polizia belga ha affermato di aver identificato alcuni sospettati e sta prendendo corpo l’ipotesi che, nel covo di Forest, Salah e compagni stessero pianificando nuovi attentati. Infatti sono stati trovati un kalashnikov, 11 caricatori, una bandiera dell’Isis e un libro sul salafismo. Attualmente Bruxelles è sotto attacco: ci sono stati 34 morti e oltre 200 feriti e il bilancio è destinato a salire, visto che alcuni di essi sono molto gravi. Tra questi ci sono anche 3 italiani, ma al momento non si teme per la loro vita. Il premier belga, Charles Michel, in conferenza stampa, ha lanciato un appello, invitando tutti alla calma: “Ci troviamo in un momento difficile e dobbiamo restare uniti e solidali”, mentre in tutta Europa, soprattutto a Parigi, è massima allerta.
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