AG.RF.(MP).17.12.2014
“riverflash” – Aria fritta. Di questo ha parlato il governo italiano fino ad oggi, in merito alla vicenda dei due marò, trattenuti in India dal 2012. Si tratta dell’ennesima umiliazione della Corte Suprema Indiana che ha respinto le istanze (con la motivazione che l’inchiesta non è finita) per chiedere l’attenuazione delle condizioni della libertà provvisoria e anzi, rivuole indietro Massimiliano Latorre, in Italia da alcuni mesi per curarsi a seguito di un ictus. Si tratta di uno sgarbo istitituzionale volto a calpestare i diritti umanitari di Girone e Latorre e probabilmente ora, il governo dovrà agire veramente. Tanti proclami sono state fatti in merito alla questione, dai premier che si sono succeduti a Palazzo Chigi, ma in 3 anni, nessuno è riuscito a far tornare a casa i due ufficiali di Marina. Ora dunque a seguito del rifiuto delle istanze presentate, Massimiliano Latorre, non potrà prolungare la sua permanenza in Italia e Salvatore Girone non potrà rientrare in Puglia per trascorrere le festività natalizie in famiglia. “E’una grande ingiustizia nei confronti di due uomini, nei confronti dei loro cari, dei militari e nei confronti di tutto il popolo italiano”, ha dichiarato Paola Moschetti, compagna di Latorre. L’ennesimo rifiuto giunto dall’India forse “ha risvegliato” i nostri politici: il presidente Napolitano si è dichiarato fortemente “contrariato”, mentre il ministro della difesa, Roberta Pinotti, ha assicurato che il governo al più presto darà una risposta….. risposta che manca da circa 3 anni…. e alla quale probabilmente nessuno crede più….. mentre la gente continua a gridare “vergogna” verso i “nostri” parlamentari……..
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