AG.RF 20.01.2016 (ore 19:41)
(riverflash) – C’è la possibilità che il premier Matteo Renzi scelga un consulente esterno a cui affidare il controllo del cyberspazio. Si è fatto il nome di Marco Carrai, fraterno amico di Renzi. Un altro toscano ad allargare il clan di palazzo Chigi. Oggi, nel Question Time di Montecitorio, la ministra Boschi ha fornito una risposta evasiva e poco esaustiva sul tema avanzato da SEL: “Rassicuro sul fatto che non è prevista alcuna forma di partecipazione di strutture private. L’unica autorità politica preposta alla gestione dei servizi di sicurezza è e sarà il senatore Marco Minniti. Il governo ha facoltà di avvalersi di consulenze di carattere tecnico. Se decidesse di avvalersi di altre figure di consulenza tecnica gli interroganti hanno tutti gli strumenti per chiedere ulteriori informazioni e il governo risponderà celermente”.
Ieri Mentana, dal TG de La7, ha raccontato che Marco Carrai pagava l’affitto della casa di Firenze, un attico sul Lungarno prestato a Matteo Renzi, nonché era amico, finanziatore e consigliere del premier. Nel servizio di Paolo Celata viene affermato che non ci sarà non ci sarà nessun dibattito in Parlamento per la casa prestata a Renzi da Carrai. Da sindaco di Firenze Matteo Renzi ha risieduto in una casa al 5° piano di via degli Alfani. A pagare l’affitto, da marzo 2011 a gennaio 2014, è stato l’imprenditore Marco Carrai, presidente dell’aeroporto di Firenze. Il M5S aveva richiesto chiarezza in Parlamento sui rapporti tra Renzi e Carrai, ma la richiesta è stata bocciata a grande maggioranza.
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