17 Mag 2014
BOKO HARAM, I “TALEBANI” DELLA NIGERIA
di Valentina Ruggiu (AG.RF. 17.05.2014 )(River Flash)-Negli ultimi giorni l’attenzione mediatica ed istituzionale si è concentrata sul sequestro delle oltre 200 studentesse nigeriane. Tante volte è stato ripetuto il nome di Boko Haram, ma quanti effettivamente sanno cosa è? Che danno sta producendo in Nigeria? E quali sono le sue fonti di potere?
Boko Haram – che letteralmente significa «l’istruzione occidentale è vietata» – è un movimento estremista islamico convito che il nord della Nigeria sia controllato da musulmani falsi e corrotti e che l’unico modo per porre rimedio a questa situazione sia stabilire uno stato islamico del nord fedele alla Sharia (la legge islamica) da estendere a tutta la Nigeria. Nato nel 2002 su iniziativa di Mohammed Yusuf, che fondò anche una moschea ed una scuola islamica, non assunse subito i connotati di un’organizzazione terroristica. Nacque, infatti, come movimento politico e di rivolta che riuscì ad ottenere un discreto seguito popolare in quasi tutte le regioni del nord-est, area estremamente povera in cui l’incapacità del governo di fornire servizi sociali di base creò terreno fertile per l’annidarsi di un pensiero islamista e critico del governo centrale.
È a partire dal 2009 che ha inizio una vera e propria escalation di violenza, in particolare dopo una serie di scontri con la polizia che portarono alla cattura, condanna e successiva morte del Yusuf, cui subentrò l’attuale leader Abubakar Shekau. Il gruppo comincia a perdere il sostegno popolare, ma la situazione a Borno, prima creata e poi mal gestita da un governo a corto di risorse, è ormai così instabile da aver permesso al gruppo di prosperare a prescindere.
Sino al 2010 il gruppo crebbe, estendendo le basi e allargando il bacino dei potenziali obiettivi tra cui scegliere: alle forze di sicurezza, ai politici e funzionari della magistratura, si aggiunsero Cristiani, religiosi musulmani critici, leader tradizionali, bar e scuole.
Nonostante il nome e l’ideologia alla base del movimento indichino avversità nei confronti dell’educazione d’ispirazione occidentale, Boko Haram iniziò ad attaccare con una certa regolarità le scuole solamente dopo il 2012, anno in cui si registrano ben 47 attacchi rispetto ai soli 3 degli anni precedenti. Tali attacchi decrebbero l’anno seguente, molto probabilmente grazie alla chiusura da parte del governo delle istituzioni scolastiche proprio nelle zone in cui il movimento operava. Una disposizione che non riuscì comunque a salvare le 119 vittime dei 14 attentati perpetuati e nemmeno i 29 studenti di una scuola a Yobe che, nel febbraio 2014, morirono sempre per mano loro.
Ma perché avventarsi contro le scuole? Il caso di Yobe è esplicativo: mentre i ragazzi vennero uccisi, le ragazze vennero mandate a casa con l’ammonimento di trovare un marito e dimenticarsi l’istruzione. Dopo quest’ultimo attacco, pochi giorni prima del rapimento delle studentesse, il governo nigeriano aveva lanciato l’allarme, raccomandando alle scuole di restare chiuse. Il collegio di Chibok, quello in cui sono state rapite le 234 ragazze, aveva però deciso di restare aperto in vista degli esami di fine anno.
Negli ultimi quattro anni gli attentati alle scuole statali ed ai villaggi del nord del paese hanno ucciso più di 4,000 persone e ne ha disperse mezzo milione.
A causa di confini porosi ed una governance debole nell’area del paese interessata, Boko Haram è divenuto sempre più forte. In grado di muoversi abbastanza liberamente è ormai quasi impossibile da debellare in maniera definitiva, soprattutto perché oggi risulta diviso più che mai con gruppi anche nel vicino Camerun, Ciad, Niger e nelle montagne di Adamawa.
I Talebani della Nigeria:
Dal 2009 al 2013 Boko Haram è stato responsabile del 2,34% degli oltre 34mila attacchi terroristici che hanno avuto luogo nel mondo: 801 attacchi che hanno ucciso 3666 persone. Numeri che la rendono terza nella graduatoria dei gruppi più pericolosi al mondo. Al primo posto i Talebani, seguiti da quelli del Pakistan.
In Nigeria è stato responsabile di più dell’80% degli attacchi terroristici avvenuti tra il 1970 ed il 2013, nonché del 70% delle morti totali per attacchi.
Ciò che tradisce la fede di Boko Haram:
In un articolo pubblicato sul Times, la giornalista Carla Power, esperta in Islam, evidenzia come vi siano almeno cinque motivi che tradiscono la fede dichiarata dagli appartenenti a Boko Haram:
- Prendendo di mira le istituzioni scolastiche contravviene ai ripetuti inviti del Corano a coltivare l’istruzione e la cultura.
- Sostiene di portare avanti la jihad. Questa, però, può essere condotta solo da leader legittimati dalla comunità musulmana e non da leader autoproclamati come Osama bin Laden o Abubakar Shekau. Maometto, inoltre, proibiva di colpire i non combattenti, le donne, i bambini e gli uomini di religione.
- Nel video rilasciato lo scorso 5 maggio, Shekau ha dichiarato guerra ai cristiani. Il Corano, però, chiede il rispetto dei popoli del libro: musulmani, ebrei e cristiani.
- Nel video del 17 maggio, Shekau sostiene che le ragazze sono state convertite all’Islam. Ma l’islam vede la conversione come un particolare e personale momento tra l’individuo e Dio e non come un atto imposto.
- Sempre nel video del 5 maggio, Shekau afferma che le ragazze si dovranno sposare. L’islam non permette che nessuno – uomo o donna- si sposi contro la propria volontà. Lo stesso Maometto ha dichiarato che un matrimonio forzato è nullo.
Fonti:
5 Reasons Boko Haram is Un-Islamic Curbing Violence in Nigeria (II): The Boko Haramm Insurgency How can Islamists kidnap hundreds of girls and get away with it? Background Report: Boko Haram Recent Attacks (National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism)