Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

BOCCIATA DAL SENATO LA PROPOSTA DELLA LEGA SUL VOTO DI SFIDUCIA IL 14 AGOSTO AL GOVERNO CONTE

AG.RF.(redazione).14.08.2019

“riverflash” – La proposta della Lega sul voto di sfiducia a Conte per il 14 agosto, è stata bocciata: toccherà ora attendere martedì 20 alle ore 15. M5S, Pd, LeU e Autonomie hanno votato insieme contro le proposte del centrodestra di mettere ai voti subito, la mozione di sfiducia a Conte. Non è stato quindi modificato il calendario, nonostante Salvini avesse mostrato apertura verso il taglio dei parlamentari, per andare poi subito al voto: il vicepremier teme che i pentastellati possano allearsi con il Pd, ieri Matteo Renzi aveva lanciato un appello alle forze politiche che oggi ha lo spazio per poter essere accolto. “Non darò alibi a nessuno per far saltare l’accordo che il tabellone di Palazzo Madama rende possibile”. Per il capogruppo M5S in Senato Stefano Patuanelli, Salvini “ha tolto qualsiasi valenza politica al dibattito in corso: la proposta di votare immediatamente la prossima settimana la quarta lettura della riforma” per tagliare i parlamentari “è possibile esclusivamente se domani non viene votata la sfiducia al governo, mi aspetto che venga ritirata la proposta Romeo, in alternativa voteremo contro”. “La Lega conferma quello che abbiamo ribadito alla conferenza dei capigruppo – ha replicato il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama -: chiediamo all’Aula di votare un calendario diverso. Crediamo che per la crisi politica in atto sia necessario votare la nostra mozione di sfiducia domani alle ore 16 per rispetto” alle celebrazioni che si terranno domani a Genova nell’anniversario del crollo del ponte. Ma tutto è stato vano perché di fatto, si voterà il giorno 20. L’intervento in Senato di Matteo Salvini, è stato piuttosto duro: “Vedo oggi parecchi abbronzati, come sono lontani i riti della politica dal Paese reale con l’idea che non si debbano disturbare i poveri parlamentari a ferragosto. L’Italia vuole avere certezze e cosa di più bello, democratico, trasparente, lineare, dignitoso che dare la parola al popolo. Cosa c’è di più bello. Non capisco la paura, il terrore, la disperazione”, ha detto ancora. “Capisco il terrore da parte del senatore Renzi, comprensibilissimo: perché sa che con i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa immediatamente quindi piuttosto che lasciare la poltrona sta qua col Vynavil”, ha aggiunto Matteo Salvini in Aula al Senato. “Il bello è che saremmo noi gli antidemocratici e i fascisti che non vogliono andare alle elezioni e non vogliono far parlare la gente…”, ha detto concluso Salvini. Parole piuttosto dure che dimostrano come si teso il clima politico in questi concitati giorni.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*