BERLUSCONI NON SI ARRENDE: “NON ANDRO’ IN ESILIO, RESTO QUI E COMBATTO”

AG.RF.(MP). 14.12.2013

 “riverflash” – Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad una radio francese, torna a parlare e com’è nel suo stile, afferma di non aver assolutamente pensato di andare all’estero e di voler combattere la sua battaglia proprio qui in Italia. Anzi: egli spera di arrivare alle elezioni dopo aver ottenuto la revisione dei suoi processi. Si è scagliato di nuovo contro la magistratura che ritiene “complice” del Pd per eliminarlo ed è convinto del fatto che, se lo arresteranno, scoppierà la rivoluzione. “Possono mettere il mio telefono sotto controllo, mi hanno già tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono, ma non ho paura”, ha dichiarato nel suo intervento. “Attualmente sono in una posizione di debolezza, ma questa potrebbe anche diventare la mia forza: se mi costringeranno ai domiciliari, impedendomi di fare politica, vorrà dire che in Italia non c’è più libertà”. Subito dopo è tornato a parlare della sua innocenza, affermando di aver sempre pagato le tasse e aver trascorso in casa serate “normali”, senza nessun eccesso ma anche ribadito di amare troppo l’Italia e di voler terminare la sua avventura in questo Paese, senza scappare. Vuole dunque continuare a fare politica il cavaliere, “sono l’italiano che è rimasto al governo per più tempo”, ha dichiarato e pur sapendo che non potrà essere candidato di nuovo, auspica di poter mettere il suo nome sul simbolo elettorale. Infine ha riservato un’ultima “toccatina” al governo Letta. “non ha mantenuto le promesse” e l’instabilità di cui tanto si parla in questo periodo, secondo lui non esiste, “visto che nei precedenti 50 anni, i governi cambiavano in media ogni 11 mesi”.