“BERLUSCONI IDEATORE DI SISTEMI ILLECITI”: ECCO LA MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA

AG.RF.(MP) 30.08.2013

“riveflash” – “Allucinante”. E’ questa la prima parola che ha pronunciato Silvio Berlusconi ieri, tornato a parlare, dopo la pubblicazione delle ragioni del verdetto in Cassazione che lo ha visto condannato a 4 anni di reclusione più l’interdizione dai pubblici. A studio aperto ieri dunque il cavaliere ha fatto delle importanti dichiarazioni, parlando di “sentenza fondata sul nulla” e di “ferita per la democrazia, chiarendo meglio le sue parole: “ se qualcuno pensasse di eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto, e ciò venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante e fondata sul nulla, ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e inaccettabile per la democrazia”. Secondo il cavaliere quindi, la sentenza Mediaset avrebbe una motivazione inesistente e non sarebbe altro che “un collage delle precedenti decisioni”, così come hanno ripetuto i suoi legali Niccolò Ghedini, Piero Longo e Franco Coppi, aggiungendo anche che “la decisione presa è del tutto fuorviante e totalmente sconnessa dalla realtà dei fatti”. Scendendo più nel dettaglio Berlusconi è stato accusato e quindi condannato in quanto ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo”. E mentre il Pdl insorge contro i giudici accusando la corte di Cassazione di essere giudice di merito e non di legittimità, il segretario del Pd Epifani, continua a ripetere che “le sentenze vanno rispettate”. In questa situazione estremamente delicata, il premier Letta tuttavia, non teme per la tenuta del governo: egli ritiene infatti impossibile che la sua “eventuale” tenuta possa in qualche modo dipendere da una sentenza giudiziaria, perché “gli italiani hanno bisogno di risposte concrete”. Nel frattempo viene annunciato che non ci sarà alcun rinvio per quanto riguarda il voto nella giunta del Senato, che sancirà l’uscita o meno di Silvio Berlusconi dalla vita politica.