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BEPPE GRILLO: L’UOMO CHE TIENE TUTTI CON IL FIATO SOSPESO

(riverflash) – Mentre Bersani si arrovella su come fare per formare un nuovo governo e Berlusconi scalpita in attesa di conoscere le mosse dei magistrati che stanno indagando su di lui, Grillo quasi se la ride, forte del suo terzo di voti conquistati dagli italiani che non ne possono più di questa “vecchia politica” e di tutto ciò che c’è intorno. In questi giorni il Quirinale sta procedendo per avviare le consultazioni e Napolitano ha invitato Grillo, Bersani e Berlusconi a presentarsi da lui  per poter discutere se e come provare a formare un nuovo governo; ma subito il leader del movimento 5stelle, contrariamente a quanto scritto in questi giorni, si dichiara contrario ad un governo tecnico (ipotesi che invece non dispiacerebbe a Berlusconi) ed ha affermato che non voterà la fiducia mentre da parte sua Bersani ha parlato dell’impossibilità di un accordo con il Pdl e non ha escluso l’ipotesi di un accordo con il movimento 5stelle. Una situazione ingarbugliata dunque quella che si sta presentando in questi giorni dove l’ago della bilancia sembra proprio essere Beppe Grillo il quale continua imperterrito la sua battaglia di protesta contro tutto e tutti  urlando e affermando i suoi principi e dimostrando se non altro, una certa coerenza. Ora quindi i leader delle coalizioni rivali e persino il Capo dello Stato sono costretti ad ascoltarlo perché del suo appoggio hanno bisogno per trovare una soluzione mentre egli sta “congolando” perché se voleva creare confusione tra gli italiani e aizzarli alla ribellione, c’è sicuramente riuscito in pieno. Sul fatto che egli non voglia un governo tecnico si può anche essere d’accordo se non altro per la paura di dover ricadere in una sorta di Monti bis (anche se il nome del Presidente del Consiglio sarebbe sicuramente diverso) dovendo continuare con l’asfissiante pressione fiscale che ha portato l’Italia nella situazione che tutti conosciamo, fino agli eccessi che purtroppo hanno indotto al suicidio le persone oberate di debiti che non riuscivano più a pagare. A questo punto ci chiediamo: fino a che punto è stato un bene l’ingresso di Grillo in politica? I voti da lui raccolti (circa 3 miln) a chi sarebbero andati, sarebbero serviti al centrodestra o al centrosinistra per costruire un governo stabile? Nessuno può dirlo ma mentre Grillo “gioca” a fare il prezioso concedendosi poco per le interviste, quasi non parlando con i giornalisti permettendosi anche di lasciarli fuori dalle sue manifestazioni, la gente si chiede: quali sono le sue vere intenzioni? Dove vuole arrivare? Perché molte persone cominciano ora ad avere il dubbio che il cambiamento possa passare solo attraverso la rivoluzione lasciando completamente da parte il dialogo…

AG.RF. (MP) 06.03.2013

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