AG.RF 31.03.2015 (ore 12:32)
(riverflash) – A Benevento l’Italia Under 21 è la brutta copia di quella ammirata a Paderborn, in Germania, la scorsa settimana. Un primo tempo sottotono, poi l’espulsione di Berardi in avvio di ripresa e il gol al 60′ di Milunovic, che sfrutta un lancio verticale per battere Bardi. In svantaggio l’Italia si è svegliata. Gli inserimenti di Cataldi e Crisetig hanno reso fluida la manovra e Baselli ha avuto un paio di occasioni per pareggiare. La serata di Benevento, dove gli Azzurrini hanno affrontato l’ultimo test prima dell’Europeo, si è conclusa con la vittoria della Serbia 1-0, finalista dell’altro girone davanti a 6.000 spettatori. Proprio quella Serbia che l’Italia aveva battuto 3-2 a Pescara in una tappa fondamentale verso la Repubblica Ceca.
Qualche “correzione” nell’undici iniziale, rispetto alla formazione schierata venerdì scorso in casa della Germania, un turn over dettato dalla necessità di vedere tutta la rosa per valutare condizioni e tenuta. Con Bardi in porta, l’Under presenta in difesa Sabelli, Rugani, Romagnoli, Biraghi, a centrocampo Berardi, Sturaro, Baselli, Benassi, in attacco Trotta e Verdi, gli autori dei due gol segnati a Paderbon.
L’Italia parte autoritaria, ma all’11’ è la Serbia ad avere la palla-gol che Pesic di testa spedisce sul palo. Forti fisicamente, ma lenti e lacunosi in difesa, i serbi non si risparmiano nei contrasti. Benassi, dopo essersi accentrato dalla sinistra, serve un lancio in profondità per Berardi che, a limite dell’area piccola serba, viene anticipato dall’uscita del portiere Dmitrović. E poi Trotta, dopo un bel controllo in area, si porta il pallone sulla sinistra prima di girarsi e calciare a rete, ma il suo diagonale rasoterra viene intercettato dal solito Dmitrović.
Nella ripresa spazio alle prime due sostituzioni con Sturaro e Biraghi che lasciano il posto a Cataldi e Zappacosta. Ma subito una brutta sorpresa per Di Biagio: l’arbitro fischia il secondo giallo a Berardi, che deve lasciare il campo e i compagni in inferiorità numerica per tutto un tempo. Al 10’ entrano anche Molina e Belotti in cambio di Benassi e Trotta e cinque minuti dopo la Serbia passa con un lancio verticale per Milunovic, che beffa Bardi in uscita.
Con un uomo in meno, gli Azzurrini procedono comunque a testa alta, senza dare l’impressione di giocare in dieci. Fanno girare la palla di prima per sfruttare la scarsa rapidità degli avversari e in questo modo riescono a creare problemi alla difesa serba, ma le conclusioni non sono precise. Cresce l’Under, tirando fuori quel carattere che ha accompagnato il suo cammino verso la qualificazione europea. E prova in tutti i modi a recuperare lo svantaggio con la notevole spinta di Cataldi sulla fascia e due occasioni per Belotti, in ritardo alla deviazione sulla prima e sfortunato sulla seconda.
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