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BENEDETTO XVI, IL PAPA EMERITO, FESTEGGIA I SUOI 86 ANNI

Benedetto XVI (in latinoBenedictus PP. XVI, in tedescoBenedikt XVI, nato Joseph Aloisius RatzingerMarktl16 aprile 1927) è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato vescovo di Roma e 265º papa della Chiesa cattolica, 7º sovrano dello Stato della Città del Vaticano,primate d’Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. È stato il 7º pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica.

Nel concistoro ordinario dell’11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di San Pietro», con decorrenza della sede vacante dalle ore 20.00 del 28 dello stesso mese: da quel momento il suo titolo è diventato romano pontefice emerito o papa emerito mentre il suo trattamento è rimasto quello di Sua Santità. È l’8º pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano unicamente i casi dei papi ClementePonzianoSilverioBenedetto IXGregorio VICelestino V e Gregorio XII, di cui si hanno fonti storiche certe.[5]
Al soglio pontificio gli succede papa Francesco, eletto il 13 marzo 2013 al 5º scrutinio del conclave del 2013.
oseph Aloisius Ratzinger nacque il 16 aprile, il giorno di sabato santo dell’anno 1927, nella casa dei genitori a Marktl am Inn, in Baviera, presso il numero 11 di Schulstrasse e fu battezzato lo stesso giorno. È il terzo figlio, il più giovane, di Maria Rieger e Joseph Ratzinger.
Il padre era commissario di gendarmeria e proveniva da una modesta famiglia di agricoltori della diocesi di Passavia, nella Bassa Baviera. Servì sia la Landespolizei sia la Ordnungspolizei prima di ritirarsi nel 1937 nella città di Traunstein. Fu descritto come un antinazista che, in resistenza alle camicie brune di Hitler, fece trasferire la sua famiglia diverse volte.[6] La madre era figlia di artigiani di Rimsting, sul lago Chiem in Baviera. Prima di sposarsi aveva lavorato come cuoca in diversi alberghi. Come la bisnonna, anche la nonna materna, Maria Tauber-Peintner, è nata a Rasa il 29 giugno 1855, in un paesino alto atesino appartenente al comune di Naz-Sciaves nei pressi di Bressanone, che allora si trovava nell’impero austro-ungarico, mentre dal 1919 è in territorio italiano.
Il fratello Georg disse del padre: “Era un acerrimo nemico del nazismo perché credeva che fosse in conflitto con la nostra fede”. La famiglia Ratzinger conobbe inoltre da vicino l’orrore del programma di eutanasia dei portatori di handicap del regime nazista. Fu lo stesso cardinale Ratzinger a raccontarlo in una conferenza del Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari in Vaticano, il 28 novembre 1996, e John Allen, biografo di Ratzinger, scrisse di quella vicenda: “Ratzinger aveva un cugino con sindrome di Down che nel 1941 aveva 14 anni. Questo cugino era solo pochi mesi più giovane di Ratzinger e fu portato via dalle autorità naziste per una “terapia”. Non molto tempo dopo la famiglia ricevette la notizia che era morto, presumibilmente fu ritenuto uno degli “indesiderabili” di quel periodo e fu eliminato”. La loro sorella Maria non si sposò mai e fece la promessa ai genitori di prendersi cura dei suoi fratelli. Morì nel 1991, realizzando quella promessa. Il loro prozio Georg Ratzinger fu invece un presbitero e membro del Reichstag, cioè del parlamento tedesco.

Nel 1939, all’età di 12 anni si iscrisse al seminario minore di Traunstein, in cui rimase fino al 1942, anno in cui il seminario fu chiuso per uso militare e gli studenti furono mandati a casa. Tornò allora al ginnasio di Traunstein. Dopo i 14 anni, nel 1941, Ratzinger fu iscritto nella Gioventù hitleriana, come previsto dalla legge Gesetz über die Hitlerjugend, emendata il 6 marzo 1939 e in vigore dal 25 marzo 1939 fino al 1945, che obbligava tutti i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni ad arruolarvisi. Dopo la chiusura del seminario continuò le sue presenze obbligatorie alla Gioventù hitleriana contro la sua volontà, per non ricevere sanzioni pecuniarie sulle tasse scolastiche del ginnasio. Le sanzioni pecuniarie furono evitate grazie a un professore di matematica comprensivo, che gli permise di non partecipare alle riunioni. Nel libro Sale della terra, Ratzinger disse: “Grazie a Dio a scuola c’era un insegnante di matematica molto comprensivo. Era personalmente nazista, ma una persona onesta. Un giorno mi disse: «Vacci almeno una volta, così saremo a posto». Quando però si accorse che io non volevo, mi disse: «Ti capisco, sistemerò io la faccenda»”
Fonte: LES GROGNARDS (http://les-grognards.blogspot.it)

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