Benedetto XVI (in latino: Benedictus PP. XVI, in tedesco: Benedikt XVI, nato Joseph Aloisius Ratzinger; Marktl, 16 aprile 1927) è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato vescovo di Roma e 265º papa della Chiesa cattolica, 7º sovrano dello Stato della Città del Vaticano,primate d’Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. È stato il 7º pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica.
oseph Aloisius Ratzinger nacque il 16 aprile, il giorno di
sabato santo dell’anno
1927, nella casa dei genitori a Marktl am Inn, in
Baviera, presso il numero 11 di Schulstrasse e fu battezzato lo stesso giorno. È il terzo figlio, il più giovane, di Maria Rieger e Joseph Ratzinger.
Il padre era commissario di
gendarmeria e proveniva da una modesta famiglia di agricoltori della
diocesi di Passavia, nella
Bassa Baviera. Servì sia la
Landespolizei sia la
Ordnungspolizei prima di ritirarsi nel
1937 nella città di
Traunstein. Fu descritto come un antinazista che, in resistenza alle camicie brune di
Hitler, fece trasferire la sua famiglia diverse volte.
[6] La madre era figlia di artigiani di
Rimsting, sul
lago Chiem in
Baviera. Prima di sposarsi aveva lavorato come cuoca in diversi alberghi. Come la bisnonna, anche la nonna materna, Maria Tauber-Peintner, è nata a Rasa il
29 giugno 1855, in un paesino alto atesino appartenente al comune di
Naz-Sciaves nei pressi di
Bressanone, che allora si trovava nell’
impero austro-ungarico, mentre dal
1919 è in territorio
italiano.
Il fratello
Georg disse del padre: “Era un acerrimo nemico del nazismo perché credeva che fosse in conflitto con la nostra fede”. La famiglia Ratzinger conobbe inoltre da vicino l’orrore del
programma di eutanasia dei portatori di handicap del regime nazista. Fu lo stesso cardinale Ratzinger a raccontarlo in una conferenza del
Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari in Vaticano, il
28 novembre 1996, e John Allen, biografo di Ratzinger, scrisse di quella vicenda: “Ratzinger aveva un cugino con
sindrome di Down che nel 1941 aveva 14 anni. Questo cugino era solo pochi mesi più giovane di Ratzinger e fu portato via dalle autorità naziste per una “terapia”. Non molto tempo dopo la famiglia ricevette la notizia che era morto, presumibilmente fu ritenuto uno degli “indesiderabili” di quel periodo e fu eliminato”. La loro sorella Maria non si sposò mai e fece la promessa ai genitori di prendersi cura dei suoi fratelli. Morì nel
1991, realizzando quella promessa. Il loro prozio
Georg Ratzinger fu invece un presbitero e membro del
Reichstag, cioè del parlamento tedesco.
Nel
1939, all’età di 12 anni si iscrisse al seminario minore di Traunstein, in cui rimase fino al
1942, anno in cui il seminario fu chiuso per uso militare e gli studenti furono mandati a casa. Tornò allora al
ginnasio di Traunstein. Dopo i 14 anni, nel 1941, Ratzinger fu iscritto nella
Gioventù hitleriana, come previsto dalla legge
Gesetz über die Hitlerjugend, emendata il
6 marzo 1939 e in vigore dal
25 marzo 1939 fino al 1945, che obbligava tutti i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni ad arruolarvisi. Dopo la chiusura del seminario continuò le sue presenze obbligatorie alla Gioventù hitleriana contro la sua volontà, per non ricevere sanzioni pecuniarie sulle tasse scolastiche del ginnasio. Le sanzioni pecuniarie furono evitate grazie a un professore di matematica comprensivo, che gli permise di non partecipare alle riunioni. Nel libro
Sale della terra, Ratzinger disse: “Grazie a Dio a scuola c’era un insegnante di matematica molto comprensivo. Era personalmente nazista, ma una persona onesta. Un giorno mi disse: «Vacci almeno una volta, così saremo a posto». Quando però si accorse che io non volevo, mi disse: «Ti capisco, sistemerò io la faccenda»”
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