Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

BEATRICE LORENZIN E IL PATTO PER LA SALUTE

lorenzin_2

AG.RF.(MP).02.07.2014

“riverflash” – Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato la definizione del “Patto della Salute”, una sorta di task force contro la malasanità. In cosa consiste? Ogni euro risparmiato, verrà reinvestito in servizi ai cittadini, ricerca, innovazione a dimostrazione del fatto che la sanità non è rappresentata solo da costi, ma anche da investimenti. La strategia del ministro è dunque quella di trasformarla in un investimento produttivo, avviando un meccanismo di riorganizzazione che è il primo passo “per garantire la sostenibilità del servizio sanitario nei prossimi venti anni”, come da lei stessa dichiarato, “se poi si investe nella ricerca, nell’innovazione biomedica, si produce reddito, si ottiene sviluppo dell’indotto e si offrono cure innovative ai cittadini”. Il problema è ora come fare a risparmiare per trovare le risorse, perché un fatto è certo: negli ultimi anni i tagli alla sanità sono stati veramente tanti…e inoltre l’innalzamento dell’età media della vita, porterà ad avere bisogno di una sanità più efficiente….”L’invecchiamento della popolazione farà salire il costo della Sanità del 2% in 10 anni, quindi dobbiamo risparmiare questi soldi da qualche altra parte, con la medicina preventiva, con la riorganizzazione e con la digitalizzazione”. Occorrerà anche un rigido controllo sulla spesa delle regioni e a tale proposito Lorenzin ha spiegato che “le Regioni per la prima volta hanno accettato un nuovo sistema che le aiuterà nei piani di rientro, soprattutto per quelle che hanno dei grossi carichi di debito, non saranno più i presidenti delle Regioni a fare i commissari ad acta e ci sarà una nuova vigilanza digitale che le aiuterà nei controlli dell’efficienza delle strutture”. Il ministro ha accennato poi alla situazione della regione Lazio, affermando che i 2 mld di debito della stessa, sono attualmente stati ridotti a 700 e con il patto per la salute, sarà ora più facile riorganizzare le strutture: “ se prima si pensava di chiuderle, ora si può intervenire con un accorpamento o una riorganizzazione”. Inoltre verrà anche messo in pratica un nuovo criterio per la scelta dei dirigenti e ci saranno benefici per i pazienti i quali, per la prima volta dopo 10 anni, potranno usufruire di livelli assistenziali più qualificati, grazie all’investimento di  900 milioni in tre anni.  E ancora, la sanità digitale aiuterà a rendere tutto più semplice perché tutti i dati del paziente saranno in rete e si potranno fare dei controlli automatici sulle prescrizioni nei due sensi: si potrà vedere se un paziente per esempio ha avuto troppe prescrizioni di farmaci, ma si vedrà anche se invece un malato di Alzheimer, non si sta curando; in questo caso, il medico di base lo chiamerà e lo seguirà. Infine il “nodo” dei ticket: cosa cambierà con il patto della salute? Sembra che in futuro si paghino in base al reddito….a tale proposito, il patto prevede rigidi accertamenti su chi merita veramente l’esenzione….. Al momento quindi, il nuovo accordo è definito ma manca ancora la definizione finale che avverrà dopo l’incontro e la discussione al tavolo Stato/Regioni.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*