3 Gen 2014
“BASTA ALIBI, SUBITO LE RIFORME”. LE 3 PROPOSTE DI RENZI PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE
AG.RF.(MP).03.01.2014.(ore 6.08)
“riverflash” – Una vera e propria sfida quella che Matteo Renzi ha lanciato al governo: “non ci sono più alibi per nessuno, occorre fare le riforme e farle in fretta”. Il segretario del Pd, ha dunque scritto una lettera a tutti i partiti, sottolineando anche che “per fare le riforme il Pd è decisivo e senza di esso non si fa nulla”. Ma per fare le riforme serve la collaborazione di tutti i partiti, perché “le regole si scrivono insieme”. Ecco quindi le sue 3 proposte per la legge elettorale: doppio turno come i sindaci, (chi vince prende il 60% dei seggi e quelli che restano, vengono divisi in modo proporzionale tra i perdenti; modello spagnolo con premio di maggioranza (divisione del territorio in 118 piccole circoscrizioni con attribuzione di un premio di maggioranza del 15%, alla lista vincente; ogni circoscrizione elegge un minimo di 4 e un massimo di 5 deputati e la soglia di sbarramento è al 5%; ); rivisitazione della legge Mattarella con premio di maggioranza al posto del recupero proporzionale (475 collegi uninominali e assegnazione del 25% dei collegi restanti attraverso l’attribuzione di un premio di maggioranza del 15% e di un diritto di tribuna pari al 10% del totale dei collegi; . Le reazioni ai modelli proposti da Renzi, sono state diverse: Silvio Berlusconi ha accolto favorevolmente le proposte, tornando a chiedere l’election day: Forza Italia plaude alle proposte di Renzi, accolte in modo positivo perche il metodo presentato si dimostra efficace sia rispetto alla possibilità di consultazioni e incontri bilaterali, sia per il fatto che siano state messe sul tavolo 3 diverse ipotesi, tra le quali “c’è sicuramente la soluzione giusta”. Ad Angelino Alfano è gradito il modello dei sindaci, mentre Beppe Grillo, tramite un sms, invita a “non cedere alle provocazioni di Renzi sui media: egli ripete solo a pappagallo ciò che suggeriscono i suoi mentalisti invita a non “parlare con lui”. La prossima settimana il Pd incontrerà gli altri partiti per spiegare come si intende procedere, mentre la direzione è convocata per il giorno 16 gennaio.