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BASKET: UN ALTRO FINALE CON IL BRIVIDO, MA ROMA CONDUCE 2-0 IN SEMIFINALE CON CANTÙ

(riverflash) – L’Acea Roma vince gara 2  contro Cantù e mette un altro mattoncino sulla strada che porta alla finale. In avvio di partita la Lenovo sembra ancora frastornata dal risultato di gara 1 e la Virtus va avanti con i canestri di Lawal e J.Taylor ma al 7′ gli arbitri fischiano il secondo fallo a Datome e Marco Calvani è costretto a richiamare il suo capitano in panchina. Con il sardo fuori dal campo, Cantù tira un sospiro di sollievo e ricomincia a macinare gioco come all’inizio di gara 1 con Mazzarino e Aradori in assoluta evidenza. Il primo quarto si chiude sul 17 – 24 per gli ospiti che nel secondo mantengono il distacco grazie al play Joe Ragland che segna 10 punti in 7′. Trinchieri può far ruotare 10 uomini mentre Calvani deve tenere ancora  fuori Datome e  affidarsi a Lorant in una posizione non sua e a Czyz, in campo solo 3′ venerdi sera. Le due squadre vanno  negli spogliatoi sul + 8 Lenovo ma il terzo periodo è quello che decide la partita: dopo il -10 di Aradori Roma si scuote con  Goss e Datome che  iniziano la rimonta; sul 46-50 gli arbitri fischiano un fallo su Bailey e coach Trinchieri si prende un tecnico per proteste che procura all’Acea 4 liberi consecutivi e il pareggio.Nei 60″ finali Alex Czyz esce dall’oblio di questi suoi playoff con due giocate che valgono il + 5 per i padroni di casa.Il PalaTiziano applaude tutto in piedi e  nei primi minuti dell’ultimo quarto l’Acea si spinge fino al + 9 con la tripla di Datome  e il canestro da sotto di Lawal ma qui i padroni di casa cominciano ad avere paura di vincere e Cantù risale grazie anche al suo allenatore che sostituisce un Ragland troppo individualista con un play puro come Jonathan Tabu. I brianzoli approfittano delle palle perse di Roma e al 39′ Mazzarino segna dall’angolo l’ennesimo capovolgimento. L’Acea risponde con Lawal e il fato manda un segnale inequivocabile agli ospiti quando Sekic sbaglia una schiacciata in tap-in da solo in area capitolina. Sull’errore del lungo canturino Jordan Taylor conquista il rimbalzo e poi il fallo; qui inizia la serie di 1 su 2 ai liberi con relativo rimbalzo in attacco che porta i romani a chiudere di fatto la partita con il punteggio finale di 74 a 68. Ora la serie si sposta al Pianella dove Cantù ha vinto 14 volte tra campionato e playoff e perso solo 4 , tra cui una proprio con la Virtus.

 

ACEA VIRTUS ROMA-LENOVO CANTÙ: 74-68 (17-24, 34-42, 55-50)

Acea Virtus Roma: Goss 12, B.Jones 5, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole, Datome 16, Bailey 4, Alviti ne, J.Taylor 13, Lawal 18, Czyz 6, Lorant. Allen. Marco Calvani
Lenovo Cantù: Abass ne, Scekic 5, J.Smith ne, Leunen 2, Mazzarino 16, Brooks 7, Tyus, Tabu 2, Ragland 14, Aradori 18, Cusin 2, Mancinelli 2. Allen. Andrea Trinchieri

 

Arbitri: Luigi Lamonica – Carmelo Paternicò – Marco Giansanti

Note: tiri da due punti Roma 20/40, Cantù 19/43; tiri da tre punti Roma 4/13, Cantù 5/16; tiri liberi Roma 22/29, Cantù 15/17; rimbalzi Roma 35, Cantù 34.

Usciti per 5 falli: Leunen (Cantù) al 39’

di Luca Noya (AG.RF 27.05.2013)

 

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