5 Giu 2013
BASKET: ROMA BATTE 74-69 CANTÙ AL PIANELLA, UN’IMPRESA CHE LA PORTA A GARA 7
(riverflash) – L’Acea Roma al Pianella compie una delle imprese più belle della sua storia battendo la Lenovo e portando la serie per la finale di nuovo in pareggio. Dopo la sconfitta in gara 5 al PalaTiziano qualche spettatore nei secondi finali si era alzato per applaudire Marco Calvani e i suoi ragazzi con il tono di chi dice “grazie lo stesso”; ma il modo in cui questa squadra ha giocato tutto l’anno,compresa questa sera, è il modo di chi non si accontenta di fare bella figura. La Virtus è scesa in campo con la volontà, forse la convinzione , di vincere e alla fine ha avuto ragione nonostante una terna arbitrale non all’altezza, gli uomini contati e un capitano ancora smarrito e alla ricerca di se stesso.
Per una volta Roma riesce a non farsi travolgere in partenza da Cantù, va sotto ma tiene i suoi avversari a contatto senza mai toccare la doppia cifra di svantaggio. Era il piano partita di Calvani che sa di essere più forte quando può giocarsela sui nervi; soprattutto quando Lawal e B.Jones dominano in area e permettono all’Acea di rifarsi sotto come nel secondo quarto. La partita è punto a punto, nessuna squadra riesce ad allungare e i padroni di casa chiudono il primo tempo sul 38-35. Di nuovo uno straordinario Bobby Jones riporta Roma avanti nel terzo quarto prima della reazione di Leuneen a Aradori che consentono a Cantù di rimanere in quota alla sirena del 30′ (51 – 50 ). Calvani si affida praticamente a solo 6 uomini per tutta la serata e tra gli altri brilla un Lollo D’Ercole bravissimo a trovare soluzioni nuove per la squadra in attacco. La volata per la vittoria è un testa a testa che dura dall’inizio del match ma la testa più dura è quella di Phil Goss che rompe l’equilibrio sul parquet con un finale di partita che gli vale tutto lo stipendio di una stagione intera. Dal 55 pari al 35′ l’ex di Varese prende per mano la squadra , segna 12 punti in 5 ‘ e apre le porte del Palazzetto per gara 7 di giovedì sera con una serie di canestri in penetrazione e da fuori che decidono l’incontro. I padroni di casa perdono per la prima volta sul loro campo in questi playoff e adesso il pallino passa in mano alla Virtus che può giocarsi la partita decisiva davanti al proprio pubblico.
LENOVO CANTÙ- ACEA VIRTUS ROMA: 69-74 (19-14, 38-35,51-50)
Lenovo Cantù: Abass ne, Scekic 8, J.Smith ne, Leunen 10, Mazzarino 6, Brooks 6, Tyus 12, Tabu 5, Ragland 8, Aradori 6, Cusin, Mancinelli 8. Allen. Andrea Trinchieri
Acea Virtus Roma: Goss 17, B.Jones 10, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole 9, Datome 11, Bailey, J.Taylor 9, Lawal 16, Czyz 2, Lorant. Allen. Marco Calvani
Arbitri: Roberto Begnis – Tolga Sahin – Marco Giansanti
Note: tiri da due punti Cantù 22/40, Roma 26/49; tiri da tre punti Cantù 7/19, Roma 4/14; tiri liberi Cantù 4/8, Roma 10/15; rimbalzi Cantù 30, Roma 38.
Usciti per 5 falli: Ragland (Cantù) al 37’
di Luca Noya (AG.RF 04.06.2013)