15 Dic 2013
BASKET NBA: I LAKERS, CON KOBE BRYANT PLAY, CADONO SOTTO I COLPI DI RUSSELL WESTBROOK E KEVIN DURANT
di Daniele Mulas (AG.RF 15.12.2013)
(riverflash) – Il debutto nel nuovo ruolo di Kobe Bryant è arrivato in nottata, nella difficile trasferta sul campo di Oklahoma City. I Lakers, con tutti i playmaker fuori per infortunio (Steve Nash, Jordan Farmar e Steve Blake), si affidano al numero 24 – alla terza partita dal rientro – per il ruolo di regista.
Impossibile, però, fermare l’uragano Kevin Durant, che nel primo tempo ha già indirizzato l’andamento della partita: 22 dei suoi 31 punti complessivi arrivano nei primi due quarti con soli 13 tiri. I Lakers provano a farsi sotto con Bryant che distribuisce ben 13 assist ai compagni, senza però incidere a livello realizzativo: solo 4 punti a referto e anche 7 palle perse. Troppo poco per una squadra incerottata che ha un bisogno smisurato di ritrovare la forma migliore del suo uomo simbolo.
Per i padroni di casa, invece, tutto va tutto i secondi piani: il primo tempo si chiude con i Thunder avanti di 15 punti, e dopo l’uragano Durant, si scatena la furia di Russell Westbrook.
Meno preciso del compagno di squadra (7-19 dal campo), ma inarrestabile e presente in ogni zona del rettangolo arancione; la sua rapidità, la sua corsa e la sua esplosività fruttano ben 19 punti, 12 assist e 8 rimbalzi al ragazzo di Long Beach, che sfiora per la quarta volta di fila la tripla doppia. Al festival del canestro, contro la difesa pressoché nulla dei Gialloviola, partecipano anche lo spagnolo Serge Ibaka (19 pts) e il giovanissimo – nonché immarcabile – Reggie Jackson, che chiude la sua partita con 19 punti, 4 assist e 2 palle rubate, ponendo la parola fine alla pratica Los Angeles e portando a casa la quinta vittoria consecutiva col risultato di 122 – 97.
“Questo del ruolo è un argomento per i media – ha detto Bryant –. Sono stato point guard per tre stagioni di fila, non è niente di che per me. Ma il timing, quando il lungo taglia, quando passargliela, quando infilarsi in mezzo… tutto questo sta arrivando. Funzionerà”
Commenta così la sconfitta dei suoi Lakers il Black Mamba, che ancora non morde ma è intenzionato a farlo il più presto possibile. Della stessa idea anche coach D’Antoni: “Non ci sono formule segrete: via via si troverà più a suo agio, e i compagni con lui”
Non ci resta che attendere e vedere se funzionerà. D’altronde siamo abituati a farci stupire da Kobe.
Nella foto: Kevin Durant