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Basket: l’Acea Roma continua a vincere (65-64) perché la Scavolini sbaglia l’ultimo tiro

(riverflash) – L’Acea Roma porta a casa la quarta vittoria consecutiva  ma fatica tantissimo contro l’ultima in classifica e alla fine può anche ringraziare un errore clamoroso di Cavaliero che, a fil di sirena,  sbaglia un sottomano da pochi centimetri che poteva regalare la partita agli ospiti.  

 Ancora una volta la Virtus deve rinunciare in partenza a una delle due guardie titolari, perché Lorenzo D’Ercole è infortunato, e allora coach Calvani schiera il rientrante Jordan Taylor a fianco di Goss e Datome con Lawal e Lorant sotto canestro; i pesaresi rispetto alla gara di andata hanno in panchina il nuovo tecnico Markovski e in campo due  acquisti importanti come Kinsey e l’ex play di Milano Stipcevic : le assenze di Roma e le novità della Scavolini producono una partita molto più equilibrata di quello che ci si poteva aspettare con un primo e secondo periodo giocati punto a punto e un vantaggio massimo di 6 punti, per gli ospiti, intorno al 18′. Roma tiene il campo grazie ai canestri di Gigi Datome mentre Pesaro ringrazia, per ora, Cavaliero e il bomber Anthony Barbour. Per l’Acea ci sono i minuti importanti di Matteo Tambone classe 1994 che diventa uno dei protagonisti dell’allungo capitolino al rientro dallo spogliatoio; le triple di Goss e Datome insieme ai punti da sotto di Lawal e Czyz spostano l’inerzia dalla parte di Roma che arriva fino al +8 del 28′ e chiude il terzo periodo sul 55 a 49. In apertura dell’ultimo quarto Roma sembra poter controllare l’incontro tanto che Lawal a 1’50” dalla fine segna di nuovo il ‘+8 ma la Scavolini ci prova lo stesso e viene premiata da due bombe di Barbour e Stipcevic e due palle perse di Lawal che rimettono tutto in discussione. Il finale è incredibile perché dopo una serie di errori da una parte e dall’altra Roma va in lunetta sopra di un punto e soli 4″ da giocare: Phil Goss riesce a sbagliare entrambi i tiri liberi e consente il contropiede di Daniele Cavaliero dopo il rimbalzo di Barbour. Mentre il pubblico non sa se guardare il giocatore o l’orologio che scorre, la sirena suona e il tiro del play della nazionale esce mentre la panchina marchigiana e quella romana si guardano per capire cosa è successo. Risultato finale che con un pò di fortuna sorride all’Acea che in attesa del posticipo di Siena si gode un meritatissimo terzo posto a 22 punti alla pari di Cantù e degli stessi toscani.

ACEA VIRTUS ROMA–SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: 65–64 (14–16; 33–35: 55–49)

ACEA VIRTUS ROMA: Goss 5, B.Jones 4, Tambone 5, Tonolli ne, Gorrieri ne, Datome 21, Caridà ne, Guagliardi ne, J.Taylor 12, Lawal 12, Czyz 4, Lorant 2. Allen. Marco Calvani
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: Cavaliero 10, Stipcevic 13, Barbour 20, T.Thomas 1, Crosariol 8, Flamini, Mack 3, S.Bryan 2, Amici, T.Kinsey 7. Allen. Zare Markovski

 Arbitri:  Enrico Sabetta – Alessandro Vicino – Evangelista Caiazza

Note: tiri da due punti Roma 20/30, Pesaro 17/25; tiri da tre punti Roma 4/14, Pesaro 9/30; tiri liberi Roma 13/17, Pesaro 3/7; rimbalzi: Roma 30, Pesaro 31.

Usciti per 5 falli: nessuno

di Luca Noya (AG.RF 20.01.2013)


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