21 Gen 2013
Basket: l’Acea Roma continua a vincere (65-64) perché la Scavolini sbaglia l’ultimo tiro
(riverflash) – L’Acea Roma porta a casa la quarta vittoria consecutiva ma fatica tantissimo contro l’ultima in classifica e alla fine può anche ringraziare un errore clamoroso di Cavaliero che, a fil di sirena, sbaglia un sottomano da pochi centimetri che poteva regalare la partita agli ospiti.
Ancora una volta la Virtus deve rinunciare in partenza a una delle due guardie titolari, perché Lorenzo D’Ercole è infortunato, e allora coach Calvani schiera il rientrante Jordan Taylor a fianco di Goss e Datome con Lawal e Lorant sotto canestro; i pesaresi rispetto alla gara di andata hanno in panchina il nuovo tecnico Markovski e in campo due acquisti importanti come Kinsey e l’ex play di Milano Stipcevic : le assenze di Roma e le novità della Scavolini producono una partita molto più equilibrata di quello che ci si poteva aspettare con un primo e secondo periodo giocati punto a punto e un vantaggio massimo di 6 punti, per gli ospiti, intorno al 18′. Roma tiene il campo grazie ai canestri di Gigi Datome mentre Pesaro ringrazia, per ora, Cavaliero e il bomber Anthony Barbour. Per l’Acea ci sono i minuti importanti di Matteo Tambone classe 1994 che diventa uno dei protagonisti dell’allungo capitolino al rientro dallo spogliatoio; le triple di Goss e Datome insieme ai punti da sotto di Lawal e Czyz spostano l’inerzia dalla parte di Roma che arriva fino al +8 del 28′ e chiude il terzo periodo sul 55 a 49. In apertura dell’ultimo quarto Roma sembra poter controllare l’incontro tanto che Lawal a 1’50” dalla fine segna di nuovo il ‘+8 ma la Scavolini ci prova lo stesso e viene premiata da due bombe di Barbour e Stipcevic e due palle perse di Lawal che rimettono tutto in discussione. Il finale è incredibile perché dopo una serie di errori da una parte e dall’altra Roma va in lunetta sopra di un punto e soli 4″ da giocare: Phil Goss riesce a sbagliare entrambi i tiri liberi e consente il contropiede di Daniele Cavaliero dopo il rimbalzo di Barbour. Mentre il pubblico non sa se guardare il giocatore o l’orologio che scorre, la sirena suona e il tiro del play della nazionale esce mentre la panchina marchigiana e quella romana si guardano per capire cosa è successo. Risultato finale che con un pò di fortuna sorride all’Acea che in attesa del posticipo di Siena si gode un meritatissimo terzo posto a 22 punti alla pari di Cantù e degli stessi toscani.
ACEA VIRTUS ROMA–SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: 65–64 (14–16; 33–35: 55–49)