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BASKET: IN OVERTIME CANTÙ HA RAGIONE (82-80) DELL’ACEA AL PALATIZIANO

di Luca Noya  (AG.RF  03.11.2013)

(riverflash) – Nel rematch della semifinale dello scorso anno Cantu’ si prende la rivincita contro Roma vincendo 82 a 80 dopo un tempo supplementare. In un clima di festa, per il gemellaggio tra le due tifoserie e l’esordio in campionato al PalaTiziano, Roma regala agli ospiti quasi tutto il primo quarto e dopo 8′ è già sotto di 11 punti (6-17). Sacripanti, costretto a rinunciare all’infortunato Aradori, lancia in campo il classe 92 Abbas che affianca un Jenkins perfetto dalla linea dei 6,25 mentre la Virtus riesce a sbagliare tutto, compresa una schiacciata a campo aperto con Hosley. Troppo brutta per essere vera  la squadra di Dalmonte risale la china quando entra in campo Lollo D’Ercole che mette la museruola a Jenkins e consegna un po’di lucidità all’attacco capitolino. Si va alla prima sirena sul 14-17 e al ritorno sul parquet si scatena Jimmy Baron che con tre triple consecutive da’ il via a un break per i padroni di casa che arrivano fino al +5 al 19′. Il primo tempo si chiude con un canestro a fil di sirena di Joe Ragland  per il 31-31. L’impressione è che Roma sia più squadra di Cantù ma i lombardi possono sfruttare la debolezza dell’Acea al rimbalzo. Nel secondo tempo Taylor innesta Mbakwe con un paio di alley-oop e la contesa sembra mettersi molto bene per i vicecampioni d’Italia che vanno vicini a chiudere la partita se non fosse per la prestazione imprevedibile di Stefano Gentile; il figlio di Nando gioca 5′, tra il terzo e l’ultimo quarto, da “uomo in missione ” e con quattro triple consecutive  segna l’ennesimo controsorpasso della serata . Ora è Roma a dover inseguire e Hosley si carica la squadra sulle spalle con una schiacciata e un tiro dalla lunga decisivi per non lasciare andare Cantu’. Si arriva sul 68 pari a 43″ dalla fine quando prima Gentile sbaglia da tre punti e poi Jordan Taylor fallisce, come ad Avellino, la penetrazione della vittoria. Si va all’overtime e a decidere è una tripla di Leunen al 44′ a cui fa seguito l’ennesima palla persa di Hosley; anche gli arbitri danno una mano al mezzo harakiri virtussino e la partita si chiude con i tiri liberi di Ragland per il definitivo 80 a 82. Roma perde una buona occasione per tornare in vetta ma al di là del risultato coach Dalmonte ha bisogno di capire se potrà contare o meno su Bobby Jones in futuro e se Quinton Hosley sarà in grado di ricoprire il ruolo di leader lasciato scoperto da Gigi Datome. Intanto mercoledì c’è la partita di Eurocup con il Saragozza e domenica il derby del sud con la Juve Caserta.

 

ACEA ROMA- PALLACANESTRO CANTU’: 80-82  (14-17, 31-31, 55-52, 68-68)

ACEA ROMA: Goss 7, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole 3, J.Taylor 19, Eziukwu 4, Hosley 17, Baron 14, Ignerski 3, Moraschini, Mbakwe 13. All. Dalmonte.

PALLACANESTRO CANTU’: Abbas 2, Jones 7, Uter 9, Rullo ne, Leunen 10, Jenkins 22, Cesana ne, Ragland 9, Aradori ne, Cusin 9, Gentile 14. All. Sacripanti.

Arbitri: Lanzarini, Rossi, Begnis

 

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