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BANCA DEL TEMPO – Festa di Maggio e del Baratto

baratto ternidi Francesco Angellotti (AG.RF 30.05.2015) ore 13:50

(riverflash) – Alla fine di Maggio, si è festeggiato l’arrivo della Primavera, con l’augurio che sia una stagione mite e soleggiata, che ci prepari ad un’estate calda – caldissima, ma non torrida. Ed, in effetti, la giornata ci ha riservato un Tempo splendido. La festa era il pretesto per il convenzionale “cambio di stagione”, in cui si portavano gli articoli d’ogni genere che non gradiamo più conservare, prendendo quel che ci sembra possa essere utile.

   Ero preparato ad una forma che mi sembrava anche interessante; senza dare peso al valore degli oggetti scambiati, il metro dell’intesa era rappresentato dalla convenienza che si trovava a donare qualcosa, in cambio di qualcosaltro. Mi sembrava un principio giusto, articolato sul profilo Umano oltre la Convenienza.

   Niente di più sbagliato, e sono rimasto allibito. La giornata era denominata erroneamente “dello scambio”, ma non è vero niente. Uno portava gli articoli che riteneva fossero un sur plus, e chi trovava fossero belli ed utili se li prendeva. Però, con questo sistema, chi offriva qualsiasi pezzo di qualsiasi genere, poteva prendere quel che voleva, se lo trovava interessante per le proprie funzioni.

   E chi s’è visto, s’è visto.

   Sono rimasto sbigottito potesse sussistere una simile forma di “Scambio”. Dovreste esser stati presenti per notare la forma di Disciplina con la quale tutti i numerosi presenti si accostavano agli articoli, valutavano, e casomai andavano via pe’ senza niente, perchè non trovavano l’occasione giusta.

   Devo confessare che, scoperto questo principio, anch’io mi sono preso qualcosa; ma sono rimasto inebetito constatando come, finalmente schiacciato il senso del Profitto e della Convenienza, si fosse raggiunta una forma assolutamente Umana, in cui non è il valore a dar peso alle cose, ma la loro utilità.

   Questo principio, nonostante che mi sembra di essere bombardato dalle risate dei signori impettiti che sghignazzano sulla sua impossibilità concreta perchè è solo un’Utopia (parola che piace molto citare, ma che ha un significato diverso da come considerata), ogni anno si realizza ed è appieno attuato presso la Banca del Tempo, via del Raggio Vecchio, Terni.

   E’ un messaggio che induce a cambiare i Principi Umani, ne abbiamo bisogno se vogliamo continuare a sviluppare la Vita su questa piccola Terra. E’ un fatto occasionale, d’accordo; ma sintomo che l’Umanità sa svolgere il suo comportamento secondo principi Civili, non perchè ricca di cognizioni culturali e bagaglio scientifico, ma perchè tendente ad accogliere Umanità, cercando di esternare Umanità.

   Noi, qui a Terni, non viviamo nel Sogno; siamo coinvolti da gravissime problematiche nel Lavoro, nelle Strutture, nell’ Economia, nell’ Ambiente.

   Però siamo ricchi di Valori che, forse, ci teniamo troppo a non trasmettere. Sarebbe il caso che tutti Noi Extra Urbani imparassimo qualcosa che ci porta all’esaltazione dei Valori Umani, di fatto attuati per testimoniare che un cambiamento, urgente, è attuabile!

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