Di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 10.11.2015) (river flash) – A quindici anni dalla morte di Balthasar Klossowski de Rola, conosciuto in tutto il mondo come Balthus, una grande mostra monografica a Roma ricorda l’artista: fino al 31 gennaio 2016 alcune sue opere saranno ammirabili presso le Scuderie del Quirinale e a Villa Medici, dove Balthus fu direttore per molti anni, per poi trasferirsi da febbraio a giugno 2016 al Kunstforum di Vienna.
Sono circa duecento le opere esposte: quadri, disegni e fotografie provenienti dalle più grandi istituzioni museali europee e americane, ma anche da prestigiose collezioni private che riescono a ricomporre il percorso artistico dell’artista nato a Parigi nel 1901. La retrospettiva prende forma in modo completo alle Scuderie del Quirinale grazie all’esposizione dei lavori più noti attraverso nove sezioni: “La Strada”, “L’Infanzia”, “Cime Tempestose”, “Al di là dello specchio”, “La camera”, “Il teatro della crudeltà”, “La semplicità classica”, “Chassy” e “Dal modello al fantasma”.
Aver viaggiato per tutta l’infanzia e non solo, da Berlino alla Svizzera, diede a Balthus la possibilità di scoprire da vicino la cultura mitteleuropea, mentre in Italia furono i maestri del Rinascimento a folgorarlo. Il risultato è un mix di tradizioni artistiche che riescono a fondersi perfettamente. Dopo la guerra la pittura si fa più densa e nelle iconografie compaiono nudi e ragazze.
A far da cornice alla mostra sono gli “Incontri con Balthus”, in programma nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni: un ciclo di incontri di approfondimento sulla figura dell’artista e sui temi delle opere in mostra. Iniziato a fine ottobre, il ciclo proseguirà il 18 novembre con “Pierre Klossowski. Fratello eterodosso di Balthus”, il 25 novembre con “Balthus nel crocevia degli anni Trenta”, il 9 dicembre con “Il mio amico Balthus”, il 16 con “Balthus anti-moderno?” e il 13 gennaio con l’ultimo appuntamento “Balthus. Dieci temi per una mostra”.
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