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BAGNO DI SANGUE IN EGITTO, LA POLIZIA HA LA LICENZA PER UCCIDERE

AG.RF  15.08.2013

(riverflash) – Per il Governo militare sarebbero 578 i morti degli scontri per sgomberare i presidi della protesta dei fedeli all’ex-presidente Morsi, ma il bilancio è decisamente più drammatico per i Fratelli Musulmani, partito che vinse le elezioni del dopo Mubarak, che dichiara oltre 4.000 vittime.

Egitto sull’orlo della guerra civile. Questa sera la tv di Stato ha annunciato che il Ministero dell’Interno ha autorizzato la Polizia a sparare sui manifestanti.

Il vice-premier Al Baradei si è dimesso, il presidente USA Barak Obama ha stigmatizzato la situazione, negando ogni appoggio alle forze che hanno esautorato Mohamed Morsi, ma senza ammettere che c’è stato un colpo di stato.

Intanto, nonostante la repressione della polizia, si sono alzate barricate pro-Morsi e sembra che sia il Qatar a foraggiare i Fratelli Musulmani, che in Egitto hanno perso consensi perché accusati di fare i propri interessi. Nel loro mirino anche i cristiani copti, che sono circa 10 milioni.

Oggi, tuttavia, l’autorità giudiziaria ha esteso di 30 giorni la detenzione preventiva per il presidente Morsi deposto dai militari.

Il premier turco Erdogan chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza ONU.

Sono 4 i giornalisti uccisi ieri al Cairo, tra i quali un cameraman di Skynews, due croniste e un collega egiziano. Lo ha denunciato il segretario del sindacato dei giornalisti, Gamal Abdel Rehim, alla Tv di Stato egiziana, chiedendo l’apertura di una inchiesta. I quattro giornalisti uccisi nel corso degli scontri a Rabaa e Nahda, secondo l’elenco fornito da Rehim, sono Mick Dean, SkyNews di 61 anni, Habiba Ahmed, 26 anni, della Revue Express Dubai, Ahmed Abdel Gawad, del quotidiano filo-governativo al Akhbar, Mosaab el Shami, fotografo del sito Rasd.

In un momento così drammatico suona come una beffa la revoca del coprifuoco nella zona resort del Mar Rosso, quella di Sharm e Hurgada per intenderci. Come a dire che di fronte al guadagno, stavolta tramite il turismo, non c’è guerra santa che tenga.

 

Egitto nel caos: sgomberato sit in sostenitori Morsi al Cairo, decine di mortirabaa devastata

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