18 Ott 2013
AUSTRALIA, TORNA L’INCUBO INCENDI
SYDNEY (RIVER FLASH) – Torna l’incubo incendi nell’Australia sud-orientale: un’ondata di roghi, almeno un’ottantina, ha distrutto decine di case nella regione delle Blue Mountains e nello Stato del Nuovo Galles del Sud. Sydney, la capitale dello Stato e la città più popolosa dell’intero Paese, è avvolta in una coltre di fumo e cenere. Il fuoco è alimentato da venti forti e che cambiano rapidamente la direzione, ma anche da un clima insolitamente caldo per la stagione, 34 gradi. Il bilancio delle case distrutte ancora non è chiaro, ma, ha ammesso il vicepremier dello Stato, Barry O’Farrell, “saremo fortunati se, a fine giornata, ci fermeremo al centinaio”. Il vicepremier ha spiegato che ci vorranno giorni per domare le fiamme e ha avvertito che “se non ci saranno vittime, sarà un miracolo”.
Al momento non sono riportate vittime. Solo un pompiere risulta ferito e le previsioni meteorologiche annunciano un temporale che dovrebbe dare qualche sollievo. Le autorità sanitarie di Sydney hanno comunque emesso un allerta per il rischio di cattiva respirazione;: la città è ricoperta da una coltre di fumo, piove la cenere e i luoghi emblematici della città (come il Teatro dell’Opera e Bondi Beach) hanno assunto un irreale color ambra. Gli incendi sono molto comuni nell’estate australiana, tra dicembre e febbraio, e quest’anno la situazione si preannuncia critica in previsione di una stagione con scarse precipitazioni e un clima che sarà particolarmente caldo e asciutto. L’allarme è alto anche perchè in Australia ancora non è sopito il ricordo di quel che accadde 2009, quando una tempesta di fuoco bruciò lo Stato di Victoria, riducendo in cenere migliaia di case e uccidendo 173 persone.